Virus lingua blu negli allevamenti ovini: è allerta in Italia con lre 1.000 focolai.
mille focolai in tutta Italia. In piena emergenza per la peste suina, nelle stalle italiane si sta diffondendo anche un’altra epidemia, quella della lingua blu. La malattia, che colpisce soprattutto pecore e capre, ma anche i bovini, viene trasmessa via entomologica.
Come la peste suina, non è pericolosa per l’uomo, ma negli allevamenti sta già facendo strage di animali. Ad oggi, in tutta Italia, sono quasi mille i focolai individuati, e migliaia gli ovini abbattuti.
Le regioni più colpite
Sardegna, Piemonte e Calabria sono le regioni più colpite. L’emergenza più grave è quella sarda: oltre 850 i focolai individuati, in prima fila le province di Nuoro e Oristano, e un danno che gli allevatori già stimano intorno ai 5 milioni di euro.
Sono migliaia i capi morti e colpiti con sintomi ritenuti gravi: molti allevatori erano già allo stremo per la siccità di questi mesi, ora devono affrontare questa piaga che si diffonde in maniera incontrollata.
Virus lingua blu ovini: allerta in Italia
Il diffondersi del sierotipo 3 del virus sta cogliendo impreparati allevatori e veterinari, perché non sono stati acquistati e distribuiti in tempo i vaccini più aggiornati.
Coldiretti ha chiesto alle istituzioni, locali e nazionali, di mettere in campo tutte le soluzioni necessarie a tutelare la filiera zootecnica, proprio a partire dal reperimento dei vaccini mentre alcune regioni hanno diffuso ordinanze con disposizione di sicurezza per limitare la corsa dei contagi.
Il diffondersi della malattia porta al calo della produzione di latte e al blocco della movimentazione delle greggi e delle mandrie, con danni economici per le aziende. È dunque indispensabile che vengano messe in campo tutte le azioni necessarie per arginare l’epidemia e sostenere le aziende colpite.
A rischio ci sono le produzioni di latte, di formaggio pe- corino e la campagna agnelli per la prossima Pasqua.
Epidemia dal Nord Europa
In Piemonte - che ospita 5.300 allevamenti con 56mila caprini e 105mila ovini la malattia è arrivata circa sei mesi fa dalla Francia, dove si stanno diffondendo nuovi ceppi virali. Ad oggi ci sarebbero già una cinquantina di focolai.
Virus lingua blu ovini: allerta in Italia
Le istituzioni piemontesi sono anche al lavoro per attivare azioni di biosicurezza come i trattamenti insetto-repellenti e la custodia degli animali in ambienti protetti nelle ore notturne, quando è attiva la zanzara che trasmette il contagio.
Per non estendere il contagio, la Coldiretti chiede anche di effettuare controlli serrati sulle importazioni di animali vivi dall’estero, poiché la lingua blu è arrivata nelle regioni settentrionali dal Nord Europa, dove la malattia sta dilagando.
Nel 2023 le importazioni in quantità di ovini e bovini vivi sono aumentate del 16%.