Al Consiglio europeo: sul tavolo dei 27 tanta c'è stata tanta agricoltura.
Sarà ancora una volta il conflitto in Ucraina il piatto forte del primo di quattro vertici europei che i Ventisette hanno in calendario da qui a fine giugno.
C’è l’evidente timore di essere dinanzi a un bivio, alla luce dell’avanzata russa verso Odessa.
Si parla ormai di “postura di guerra”, anche se permangono alcune divergenze tra i Paesi, soprattutto sull’idea di nuovo debito in comune (fonte il Sole 24 Ore).
Molti i temi sul tavolo, ma tre dominano: la difesa, l’allargamento dell'Unione alla Bosnia e l'agricoltura.
Tema caldo quello agricolo
L'attenzione del Consiglio sul settore agricolo, al di là dei temi di politica Estera, è l'immagine di un fronte interno ed europeo che resta caldo, soprattutto perchè peserà in campagna elettorale.
In Italia la marcia dei trattori è stata più contenuta rispetto ad altri Paesi, sottolinea Meloni che a Bruxelles è stata accompagnata anche dal ministro Francesco Lollobrigida.
In discussione la nuova Pac e l’ipotesi su cui sta lavorando la Commissione di Ursula von der Leyen
Riprende molte delle proposte italiane - sostiene la presidente del Consiglio.
Le conseguenze dell'abbassamento dei dazi sull'Ucraina
La decisione presa a suo tempo di permettere l’ingresso nel mercato unico di prodotti ucraini privi di dazi ha provocato un calo dei prezzi e una riduzione dei redditi. Proteste violente continuano a registrarsi in Polonia.
Nel frattempo, Parlamento e Consiglio hanno annunciato due giorni fa un'intesa su una proposta della Commissione che prevede di limitare alcune importazioni dall’Ucraina - uova, pollame, zucchero, ma anche avena, mais e miele Ieri da Parigi un funzionario dell’Eliseo precisava:
Vogliamo che il reddito agricolo vada a beneficio degli ucraini, non necessariamente degli oligarchi ucraini del pollame.
Al tempo stesso, nell’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio, il grano è rimasto escluso dal nuovo meccanismo, una scelta che le organizzazioni agricole considerano inaccettabile.
Il summit di oggi e domani sarà utile per capire le posizioni dei Paesi, in vista dell’approvazione definitiva di Consiglio e Parlamento di un tema delicato.