I bonus agricoltura interessano anche l'anno in corso e in questo articolo vogliamo sintetizzare tutti tutti gli aiuti che si possono ricevere nel 2024.

Il settore agricolo è infatti destinatario di alcune misure di sostegno da parte dell’Unione europea, e di sostegno al reddito arrivano con bonus agricoltura specifici che vanno nella direzione di ridurre l’uso di fitofarmaci, ridurre l’uso di antibiotici negli allevamenti, ridimensionare l’inquinamento, tutelare la biodiversità.

Quali sono i bonus agricoltura richiedibili?

Quali sono gli aiuti PAC? Nucleo centrale della PAC sono gli eco-schemi, per la PAC 2023-2027 si tratta di 5 macro-aree: Eco-schema 1: riduzione dell’antimicrobico resistenza e benessere animale; Eco-schema 2: inerbimento delle colture arboree; Eco-schema 3: salvaguardia di olivi di valore paesaggistico; Eco-schema 4: sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento; Eco-schema 5: misure specifiche per gli impollinatori.

Sono inoltre previsti i Titoli base, si tratta della misura che assorbe le maggiori risorse della PAC, nel 2023 i Titoli base sono stati oggetto di riforma, Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) ha ricalcolato tutti i singoli Titoli ponendo un tetto massimo di 2.000 euro al loro valore. L’obiettivo dei prossimi anni è quello di armonizzare il valore.

Bonus agricoli: quelli che si possono ottenere
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Bonus agricoli: quelli che si possono ottenere

Entro il 2026 il valore medio dovrebbe essere riportato a 142 euro a ettaro.

I limiti da rispettare

Per ottenere il pagamento dei Titoli base l’agricoltore deve comunque rispettare dei limiti: tra questi il rispetto delle Bcaa, Buone Condizioni Agronomiche Ambientali, e di 11 Cgo, Criteri di Gestione Obbligatori. Ad esempio, la Bcca 7 prevede l’obbligo della rotazione colturale sui suoli dedicati a seminativi. La Bcca 8 prevede, invece, che ogni anno il 4% dei terreni sia lasciato a riposo.

Ciò che rende la PAC 2023-2027 particolarmente interessante è la possibilità di ottenere pagamenti accoppiati e quindi per la stessa coltura si può fruire dei contributi previsti da diversi Eco-schemi, naturalmente devono essere rispettate tutte le condizioni previste.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli aiuti che gli agricoltori possono ricevere dall’Unione europea.

Bonus agricoltura PAC

Ecco quali sono i principali aiuti per gli agricoltori. Si parte dal Bonus agricoltura fino a 16.000 euro a ettaro per i vigneti. Si tratta di contributi rivolti alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti con adozione di nuove tecniche di gestione che perseguono gli obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale.

Si passa poi al sostegno al reddito dei giovani imprenditori agricoli con importi che possono arrivare a 7.515 euro l’anno.

Il Bonus per salvaguardia uliveti dal valore paesaggistico arriva invece a un importo fino a 784 euro a ettaro. Si sono inoltre il Bonus allevamento suini; il Bonus agricoltura, fino a 113,74 euro per pecore e capre; il Bonus di 500 euro per chi favorisce l’insediamento di api.

Un importante contributo di importo fino a 1.000 euro a ettaro è riconosciuto anche per la coltivazione della barbabietola da zucchero.

Chi, invece, si indirizza sui fiori, può optare per la coltivazione del girasole che consente di accedere dell’Eco-schema 5 e dell’Eco-schema 4.

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Bonus agricoli: quelli che si possono ottenere

Nel frattempo si ricorda che i termini per presentare istanza per ricevere i contributi PAC sono ancora aperti. Si può presentare istanza fino al 24 settembre 2024.

Non solo PAC, tutti gli altri aiuti previsti per gli agricoltori

Gli aiuti della PAC non sono però gli unici disponibili per gli agricoltori, infatti, vi sono diverse misure volte ad agevolare l’insediamento e la gestione di un’azienda agricola.

Tra questi vi sono i terreni all’asta della banca dei terreni agricoli che consente di acquistare terreni a prezzi agevolati.

Il Ministero delle politiche agricole e forestali ha invece messo a disposizione risorse per le imprese che intendono rinnovare il parco mezzi.

Tra le risorse disponibili per gli agricoltori ci sono anche quelle stanziare con il decreto 63 del 2024.