Olmi di nuovo in campo cob Giulia Tonello per raccontare il telaio portattrezzi Comby che permette la lavorazione del sottofila del sottofila con attrezzi differenti per diserbo meccanico, spollonatura, lavorazioni profonda del suolo con lama interceppi, o superficiali con rollhacker e stella sarchiatrice.
Avere un attrezzo che svolga più compiti possibili, senza rinunciare alla qualità nei lavori effettuati è sicuramente un grosso vantaggio sotto molteplici punti di vista.
Olmi, con il portattrezzi Comby, è riuscita in un doppio intento: lavorare su due mezze file contemporaneamente e, allo stesso tempo, concentrare quattro operazioni diverse in un unico telaio.
Il concetto di concetto di portattrezzi da filare
Si tratta di attrezzature pensate per semplificare e ridurre al massimo i costi di gestione del proprio vigneto e frutteto.
I castelli portaattrezzi sono disponibili in diverse varianti, a seconda delle esigenze e possono portare molteplici utensili dedicati alla pulizia dell’interceppo e alla lavorazione del terreno attorno al fusto della pianta.
Comby, un portattrezzi ideale per le lavorazioni principali del sottofila che spaziano dalla lavorazione profonda del suolo con lama interceppi, a quella superficiale con rollhacker e stella sarchiatrice e che includono il diserbo meccanico e la spollonatura con applicazione di carter specifico.
Tutte operazioni che possono essere eseguite con un solo telaio semplicenmente cambiando il singolo KIT operativo.
Strutturalmente si tratta di un telaio portattrezzi montato su attacco a tre punti posteriore del trattore che viene azionato tramite presa di forza 540 giri del trattore che deve avere una potenza minima richiesta di 60 cavalli.
Olmi Comby | |
Potenza minima richiesta | 60 CV |
PTO | 540 giri/min |
Velocità lavoro | 4-7 km/h |
Un progetto semplice ed efficace
Strutturalmente gli elementi più importanti che compongono la Comby di Olmi sono:una centralina idraulica; un doppio radiatore; una pompa dell’olio tripla; l'impianto idraulico separato per ciascun lato un joystick elettroidraulico di controllo.
C'è poi la funzione di rientro automatico delle testate abbinata alla centratura automatica sulla fila.
Montaggio su trattore e cambio dei kit
L’efficienza di una attrezzatura multifunzione come questa non è solo quella legata alle sue prestazioni in campo ma anche nella facilità di renderla funzionante in maniera semplice e veloce, sia nell’aggancio al trattore sia nella sostituzione dei suoi elementi di lavoro.
La stessa facilità la si ritrova anche nella sostituzione degli attrezzi che può essere fatta direttamente in campo.
Olmi Comby: i modelli | |
Modello S | filari da 1700 a 2.700 mm |
Modello M | filari da 1900 a 3.100 mm |
Modello L | filari max. di 3.500 mm |
La Comby di Olmi è dotata di xx movimenti ottenuti mediante cilindri oleodinamici a doppio effetto che permettono di compiere le regolazioni adatte per le lavorazioni interfilari anche su terreni insidiosi o particolarmente compatti.
Il sistema Happy Plant
L’utilizzo della Comby è davvero facile anche per gli operatori meno esperti.
L’attrezzatura è completamente indipendente dal trattore per l’impianto idraulico, grazie all’autocentratura e guida autonoma, permette all’operatore il massimo comfort senza dover gestire l’attrezzo posteriore.
Ma la Comby è una macchina predisposta anche all’utilizzo sostenibile per chi intende dare un taglio ai diserbanti chimici, in particolar modo per chi fa biologico. Questo anche perchè il lavoro interceppi è delicato e non danneggia le piante, grazie al dispositivo brevettato per salvaguardare i ceppi Happy Plant.
Componente brevettata da Olmi a partire da inizio 2023 il sistema di protezione delle viti Happy Plant protegge i ceppi delle viti ed anche giovani senza danneggiare le piante.
Il filo, infatti, non tocca la pianta rimanendo racchiuso tra le paratie di gomma.