Agricoltori europei: attendono la nuova agricoltura Ue.

L’agricoltura europea e quella italiana in particolare si attendono significativi passi in avanti grazie alla nuova Commissione europea, la seconda guidata da Ursula von der Leyen.

Ci sono, innanzitutto, grandi aspettative che il nuovo Commissario al- l’Agricoltura, il lussemburghese Christophe Hansen, possa far meglio del suo predecessore, Janusz Wojciechowski, che si è trovato suo malgrado a dover applicare una riforma della Poli-tica agricola comune che era sta ta negoziata anni prima.

L’accordo, infatti, era stato chiuso nel 2018, prima del Covid e degli squilibri geopolitici seguiti all’invasione dell’Ucraina.

Una riforma nata quindi inadeguata ma che il polacco Wojciechowski ha applicato in maniera burocratica, senza alcuno spirito critico o di adattamento rispetto ad esigenze rapidamente cambiate, come si legge da Il Sole 24 Ore:

L’ipoloquace commissario polacco, nella scorsa legislatura, non ha certo beneficiato della supervisione sul settore di competenza esercitata dal vicepresidente al Green Deal, Franz Timmermans.

D’altro anto, proprio un’applicazione poco flessibile della Pac e l’accento eccessivo posto sulle tematiche ambientali sono stati alla base delle proteste degli agricoltori esplose in Europa all’inizio di quest’anno.

Le aspettative sono alte

Ci sono quindi grandi aspettative di un radicale cambio di rotta riposte anche su Raffaele Fitto.

Infatti, al vicepresidente esecutivo italiano è stata attribuita una supervisione sulle materie dell’agricoltura e della pesca.

Supervisione che prevede non soltanto un confronto continuo con i Commissari delegati ma anche la partecipazione (come rappresentante della commissione più alto in grado) ai Triloghi in materia di agricoltura e pesca.

Materie più che sensibili per un paese Mediterraneo come l’Italia.

Inserito anche il food

Nelle competenze del nuovo commissario lussemburghese oltre al settore agricolo c’è il food, ovvero l’alimentare. Una novità che segna una forte discontinuità con un recente passato nel quale le tematiche legate all’alimentare sono state abbin te e, spesso, subordinate a quelle della salute.

Un assetto che nel tempo ha portato a tante decisioni contestate dall’Italia: basti pensare ai temi dell’etichettatura come i contestatissimi alert salutistici in etichetta sulle bottiglie di vino.

Nel complesso, quindi, il nuovo Esecutivo Ue lascia prevedere un significativo riequlibrio delle competenze che potrebbe rivelarsi fpositivo per il settore agricolo europeo.