La presidente eletta della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha promesso durante questa settimana che entro i primi 100 giorni di mandato presenterà le linee-guida di una riforma del sistema agricolo europeo.
L’annuncio è giunto nel giorno in cui un gruppo di esperti del settore rimetteva all’ex ministra tedesca un rapporto, commissionato sulla scia delle proteste degli agricoltori nell’inverno scorso.
La riforma preannunciata da von der Leyen prevede di garantire al settore un reddito equo e sufficiente, di assicurare un sostegno al modo agricolo pur di aiutarlo a raggiungere particolari obiettivi di sostenibilità, e di perseguire la riduzione degli oneri amministrativi.
Le tre promesse corrispondono alle richieste del settore.
Von der Leyen: riforma agricola nei primi 100 giorni del mandato
La guida tedesca
Il rapporto è stato preparato sotto la guida del professore tedesco Peter Strohschneider sulla base di un dialogo con il mondo agricolo.
La relazione propone 14 misure. Saltano agli occhi la nascita di un fondo per finanziare la transizione climatica in campo agricolo; l’urgenza di promuovere il settore agricolo in occasione delle trattative commerciali; e la necessità di rafforzare il peso degli agricoltori nella catena alimentare.
La relazione, che ricorda il ruolo del settore nel perseguimento di una maggiore sovranità europea, invita a realizzare una agricoltura più sostenibile.
Le prime impressioni a caldo
Il rapporto è stato accolto attenzionato da molte delle associazioni di settore.
Sul fronte italiano e riferendosi alla politica agricola comune, la Coldiretti ha chiesto un deciso cambio di rotta, al momento non riscontrabile nel documento.
Il Segretario Generale della FAI-CISL ha commentato le dichiarazioni della Presidente della Commissione Ue sulla riforma agricola europea e annunciato per il 17 settembre una manifestazione a Strasburgo con il sindacato europeo.
Von der Leyen: riforma agricola nei primi 100 giorni del mandato
Consideriamo positivo l’annuncio, da parte di Ursula von der Leyen, di linee guida entro 100 giorni per una riforma del sistema agricolo europeo che garantisca reddito equo e sufficiente oltre a obiettivi di sostenibilità e semplificazione: proprio per questo alla Presidente ricordiamo l’importanza di semplificare l’attuazione della clausola sociale e di estenderla al più presto in tutti i Paesi membri per garantire veramente che i finanziamenti della Pac vadano a incrementare concorrenza leale e lavoro dignitoso.
Lo ha affermato il Segretario Generale della Fai-Cisl Onofrio Rota commentando la riforma agricola preannunciata dalla Presidente della Commissione europea.
La riforma – aggiunge il leader della Federazione agroalimentare della Cisl – dovrà tenere conto necessariamente anche dell’individuazione di prezzi adeguati in grado di affermare una più equa distribuzione del valore lungo tutte le filiere, a tutela soprattutto dell’anello più debole che sono sempre i lavoratori e le lavoratrici.
Clausola sociale e prezzi anticaporalato – conclude Rota – sono due punti che ribadiremo anche nella manifestazione unitaria che svolgeremo il 17 settembre a Strasburgo, davanti alla sede del Parlamento europeo, insieme all’Effat, la federazione europea di categoria, indetta proprio per chiedere un cambio di passo con un trattamento equo lungo la catena degli appalti, con maggiori ispezioni nei luoghi di lavoro e con una migliore regolamentazione del mercato del lavoro.