I controlli funzionali sulle irroratrici sono legge ma alcuni anni e i controlli sono tanti e severi.

Il 2016 è stato l'ultimo anno per mettersi in regola con il controllo funzionale delle irroratrici. Chi non lo ha fatto, non può utilizzare l’attrezzatura, pena sanzioni fino a due mila euro. I controlli però non sono solo dei fardelli: l’irroratrice efficiente permette di risparmiare sui costi di produzione.

Sono quindi passati sei anni dalla scadenza, ma c’è chi il controllo non l’ha ancora effettuato.

Nonostante la cogenza della direttiva, nonostante i ripetuti inviti a mettersi a norma, nonostante la generalizzata vetustà delle irroratrici operanti sul territorio, sono ancora parecchie le attrezzature italiane a non aver eseguito il così detto controllo funzionale.

Prima però di addentrarci tra rischi, sanzioni e possibilità di mettersi ancora in regola, vogliamo ricordare l’importanza di quello che, per lo meno di primo acchito, può sembrare l’ennesimo balzello a carico degli imprenditori agricoli.

Foto - Macchine irroratrici: occhio a controllo funzionale e a nuove scadenze 2024

Sottoporre la macchina irroratrice al controllo funzionale, in realtà, non è solo un obbligo previsto dalla normativa comunitaria e nazionale, ma è un atto necessario per mantenere inalterato il suo stato di efficienza.

In altre termini, se l’irroratrice funziona al meglio, la distribuzione del prodotto fitosanitario sarà ottimizzata, con evidenti ricadute economiche (non si spreca prodotto) e ambientali (si impatta di meno su suolo, corpi idrici, atmosfera).

Foto - Macchine irroratrici: occhio a controllo funzionale e a nuove scadenze 2024

Perché vige il controllo?

Senza addentrarci nel complesso quadro normativo, ricordiamo che il controllo delle irroratrici scaturisce da una direttiva europea, e precisamente la direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, che in Italia è stata recepita con il Decreto Legislativo 14 agosto 2012, n. 150.

Tale norma istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Dal decreto italiano è derivato il Piano d’Azione Nazionale, che tra le altre cose individuva anche la scadenza del 26 novembre 2016. Entro quella data le attrezzature per l'applicazione di prodotti fitosanitari impiegate per uso professionale avrebbero dovuto essere sottoposte a controllo funzionale almeno una volta presso centri prova autorizzati da Regioni e Province Autonome.

Foto - Macchine irroratrici: occhio a controllo funzionale e a nuove scadenze 2024

Dopo tale data potevano essere impiegate per uso professionale soltanto le attrezzature che avessero superato positivamente il controllo. Discorso diverso per le attrezzature nuove: quelle acquistate dopo il 26 novembre 2011, dovevano essere sottoposte al primo controllo funzionale entro 5 anni dalla data di acquisto.

L’aggiornamento del 2021

Nel 2021 vengono però aggiornate le scadenze dei controlli funzionali e delle regolazioni delle macchine irroratrici.

È quanto chiariva il MIPAAF con nota prot. 0069394 del 12.02.2021. Come stabilito dal PAN del 2015 le macchine irroratrici – spiegava in una nota OATA – sono assoggettate al controllo funzionale obbligatorio e di regolazione strumentale nei casi previsti (Bio, SQNPI e adesione alle misure agro-ambientali).

Certificazione irroratrici: verifiche e controlli nei centri autorizzati

·       Controllo comandi apertura/chiusura getti: non devono variare la pressione di erogazione

 

·       I getti devono essere chiusi entro 8 secondi dal momento del comando di spegnimento

 

·       Assenza totale di perdite al momento dello spegnimento (funzione antigoccia dell’ugello)

 

·       Il livello della miscela nel serbatoio deve essere visibile dalla postazione di comando

 

·       I manometri devo essere a portata di mano e obbligatoriamente di diametro di 63 mm per attrezzature               portate e di 100 mm per quelle portate

 

·       I manometri devono avere scala graduata suddivisa in scala da 0,2 bar

 

·       Il ricircolo con reimmissione nel serbatoio centrale deve essere visibile

 

·       Efficienza cardano che deve essere dotato di cuffia

 

·       Barre con un errore di allineamento inferiore a 1 cm

 

·       Chiusura idraulica in sicurezza della barre durante il trasporto su strada

La scadenza originaria era quindi di 5 anni tra un controllo funzionale e l’altro, ma come già previsto, dal 2021 i controlli e le regolazioni hanno una durata di soli 3 anni.

Le macchine controllate e tarate fino al 31.12.2020, hanno attualmente un certificato di validità fino al 2025, invece quelle dal 01.01.2021 in avanti avranno un certificato di validità di 3 anni, quindi 2024.

Foto - Macchine irroratrici: occhio a controllo funzionale e a nuove scadenze 2024

Rimangono invariate le scadenze per i controlli delle macchine irroratrici dei contoterzisti (2 anni) e per quelle nuove, sempre 5 anni.

Se non controlli, paghi

Senza girarci troppo attorno, la pena per chi non ha effettuato il controllo funzionale è tutt’altro che simbolica: la sanzione va da 500 a 2000 euro. Prima di rimetterle in campo, conviene sottoporle alla verifica, e conviene farlo velocemente e nel migliore dei modi.

I centri italiani autorizzati al controllo sono più di 250 e sono distribuiti capillarmente lungo tutto lo Stivale, dunque grossi problemi logistici non dovrebbero essercene.

Foto - Macchine irroratrici: occhio a controllo funzionale e a nuove scadenze 2024

In ogni caso, l’elenco è riportato, diviso per regioni, sul sito di Enama, nella sezione “controlli funzionali irroratrici”.

Prima di accedere ai centri autorizzati, è bene preparare la macchina, pulendola adeguatamente, facendo un controllo preventivo circa la sua funzionalità, predisponendo le protezioni sull’albero cardanico.

In questo modo, sarà agevolato e velocizzato il lavoro dei tecnici e l’irroratrice sarà in regola in poco tempo.