C'è una MaterMacc MS8230, seminatrice di precisione a lavorare su mais a Bibione da circa un anno, presso l'azienda agricola Moretto.
Un'attrezzatura top di gamma per l'azienda di San Vito al Tagliamento che registrando risultati importanti.

Al lavoro da una stagione
La scorsa primavera ci siamo recati a Bibione, in provincia di Venezia, per la messa in campo della seminatrice di precisione MaterMacc, utilizzata dal cliente Az. Agricola Moretto per la semina della soia e del mais.
Negli oltre 30 ettari di terreno presi in esame dai tecnici MaterMacc, la semina è stata realizzata con seminatrice di precisione MS8230, configurata a 8 file a 45 cm per la soia, telaio 300/590 a trasmissione meccanica dei seminatori con sistema di controllo Isobus per l’esclusione automatica delle file, per il monitoraggio densità di semina e la registrazione dell’investimento.

Larghezza di lavoro a 5,90 metri
La seminatrice è stata abbinata ad un trattore Same (modello Silver 90 cavalli) e a un serbatoio frontale per trattamenti fitosanitari. MS8230 ha una larghezza di lavoro di 5,90 metri che si riducono a 3 metri quando trasportata su strada.
La macchina in campo era inoltre arricchita del sistema Kit Api di MaterMacc, dedicato alla salvaguardia degli insetti impollinatori, importantissimi per l’ecosistema: il Kit Api consiste in convogliatori applicati sulla ventola della macchina che direzionano il flusso delle polveri da concia verso il terreno anziché in atmosfera.

Dai racconti di pluriennale esperienza dei Moretto sono emerse importanti informazioni e un prezioso momento di confronto con i tecnici MaterMacc.
La testimonianza dei Moretto
La testimonianza i Michele e Fabio Moretto relativamente alla loro esperienza d’uso della seminatrice MS8230 MaterMacc è sicuramente indicativa dell'efficienza nella fase operativa si semina
Un primo e fondamentale vantaggio, secondo i Moretto, è la leggerezza della macchina: il vantaggio è emerso proprio nella stagione 2022, in cui la scelta è stata quella di passare a un numero di file superiore, ma senza dover sostituire la trattrice, risparmiando allo stesso tempo sui consumi di carburante.

Bene lo sparti residuo
I Moretto si sono trovati bene con lo sparti residuo rotativo anteriore. Facendo poche lavorazioni per la semina del mais, vanno a dare un diserbo non selettivo in coltura prima della semina: le eventuali infestanti muoiono sul campo così come gli steli che potrebbero essere un impedimento meccanico alla velocità della semina.

Inizialmente i Moretto erano scettici sulla forma dello sparti residuo rotativo MaterMacc perché ne avevano visti di molto più piccoli sui competitor.
Siamo stati invitati da MaterMacc a fare una prova sul campo testando la loro esperienza nel settore e abbiamo dovuto ricrederci.
Lo sparti residuo ci ha liberato l’area di semina dal residuo colturale che avrebbe potuto impedire la semina e, in un passaggio, siamo riusciti a procedere a velocità di lavoro sull’ordine di grandezza degli 8/9 km all’ora, seminando con ottima precisione.
Abbiamo trovato inoltre grande beneficio dal ruotino premi seme posteriore in inox che ci ha dato un’ottima uniformità d’emergenza su tutta la superficie di lavoro.

L'importanza dell'Isobus
I Moretto sottolineano un ulteriore vantaggio: dopo il passaggio da macchina tradizionale a macchina con tecnologia Isobus riescono ad avere un riscontro sulla qualità di semina e sulla qualità del deposito del seme stesso: quando il computer – controllo di semina - comincia a rilevare un numero elevato di doppi o di fallanze andiamo ad agire in modo semplice o sul disco di semina o sul depressore per ovviare alla difformità del seme che stiamo utilizzando.
In questo modo riesco ad avere un controllo in campo in tempo reale. In più, con il sistema ISOBUS e cartografia, evitiamo la sovrapposizione delle file, vale a dire che sugli incroci o capezzagne, la macchina stacca fila per fila gli elementi, evitando cosi inutili sprechi di seme.