Romania: cresce l'emergenza per il settore agricolo dovuta alla sicctà del periodo estivo che diminuisce la capacità di piantare le colture per la nuova stagione.
Anche quest'anno la siccità sta mettendo in difficoltà il Paese, creando preoccupazione per la qualità del suolo sia a breve termine che per le coltivazioni dei prossimi anni.
Tutto questo sta accadendo a Olt, nel sud-ovest della Romania, dove gli agricoltori dicono che, date le condizioni del terreno, non possono nemmeno prepararlo per le colture autunnali.
Questa aridità mette in difficoltà l'intero comparto, con l'eventualità di dover affrontare perdite finanziarie significative a causa dei danni derivanti dalla siccità.
Romanira: agricoltura in crisi per la siccità
Richiesta di aiuto al Ministero delle politiche agricole
Gli agricoltori hanno chiesto un significativo sostegno finanziario al Ministro delle politiche agricole Petre Daea, per poter continuare a curare la terra.
Alcuni sostengono che tale supporto potrebbe arrivare sotto forma di prestito piuttosto che di aiuti a fondo perduto. ll ministro ha promesso loro un aiuto di 200 euro per ettaro, ma non sarà possibile prima di ottobre.
Il dubbio sulle colture autunnali
A Olt, i terreni agricoli si sono trasformati in zolle rocciose.
I lavoratori della zona precisano come non ci sia una goccia d'acqua nel terreno per prepararlo alle colture autunnali, il che rende l'anno “insolito”. Il terreno è troppo secco per assorbire i fertilizzanti e le radici secche delle colture primaverili sono visibili.
Le dichiarazioni degli agricoltori sono supportate dai risultati degli ingegneri dell'Ufficio di Studi Pedologici e Agrochimici di Olt, che affermano di non aver trovato acqua nel terreno nemmeno a un metro di profondità, quando normalmente, l'acqua dovrebbe essere trovata solo pochi centimetri sotto la superficie.
Romanira: agricoltura in crisi per la siccità
Una situazione difficile dal 2023
Senza soldi e con migliaia di ettari che non possono coltivare, gli agricoltori della Romania sud-occidentale sperano di ricevere aiuto prima che la siccità danneggi ulteriormente i loro mezzi di sussistenza. Una situazione già precaria, se si considera che lo scorso anno tra i 27 Paesi Ue il più colpito è stato proprio la Romania, con 149 mila ettari andati in fumo dall'inizio del 2023 a causa di 735 grandi incendi.