Frodi carburante in Italia: sono tante le fatture fase anche nel settore agricolo.

In generale circa il 20% del valore complessivo delle fatture per operazioni inesistenti individuate dalla Guardia di Finanza nel 2023 riguarda i prodotti petroliferi. In questo contesto un altissimo livello di attenzione è rivolto ai soggetti che immettono in consumo carburanti estraendoli dal deposito senza il versamento dell’Iva, godendo di una deroga.

Ma più che una deroga per i finanzieri il più delle volte è una delle più classiche spie rosse che evidenziano una possibile frode.

È il caso ad esempio di quando i prodotti petroliferi, o meglio la merce di proprietà del gestore del deposito, viene estratta senza il versamento anticipato dell’Iva anche in assenza dei requisiti dimensionali richiesti dalle norme antifrode. 

Frodi false carburante: c'è anche tanto settore agricolo

Frode per falsa documentazione

Più complesso è far emergere, invece, il meccanismo di frode messo in atto con l’utilizzo di falsa documentazione. In questi casi il mancato versamento anticipato dell’Iva è effettuato da intermediari che possono beneficiare delle deroghe previste dalla legge.

In questo caso il gestore del deposito svincola la merce, una volta giunta la documentazione, in virtù dei presupposti che legittimano l’accesso al regime di deroga. In questi casi più complessi occorrono indagini mirate della Guardi di Finanza per contestare la corresponsabilità del gestore.

Le frodi sulla tipologia di carburante

C’è poi una terza via per frodare l’Iva sui carburanti. Questa ha, però, il difetto ulteriore per le casse dello Stato di impattare anche sulle accise.

Si tratta della falsificazione dei documenti che attestano il tipo di carburante che viene estratto. Stratagemma utilizzato per aggirare soprattutto la stretta introdotta nel 2018 con cui il legislatore ha ristretto la possibilità del versamento anticipato dell’Iva solo alla benzina e al gasolio, escludendo così tutti gli latri tipi di carburante.

Fatta la regola trovato l’inganno. In caso di controlli su strada le organizzazioni criminali, con la compiacenza dei depositi presso i quali era custodita la merce, possono attestare l’estrazione di un prodotto diverso dal gasolio ad uso autotrazione, come il gasolio agricolo.

Frodi false carburante: c'è anche tanto settore agricolo

Poi grazie ad autocisterne dotate di sistemi elettromeccanici la merce estratta durante il tragitto su strada viene denaturata così da renderla conforme al documento di trasporto.

Se al contrario l’autocisterna non viene intercettata il carburante è oggetto di compravendite, anche attraverso società cartiere, che di fatto lo rimettevano sul mercato come gasolio da autotrazione cedendo in realtà gasolio agricolo.