Per il credito d’imposta sul gasolio trattori, c'è tanta confusione, soprattutto per le imprese agrimeccaniche e contoterzisti. Tanto che l'assessore all’agricoltura della Lombardia Fabio Rolfi, su richiesta della sigla regionale dei contoterzisti, ha presentato un emendamento per fare chiarezza sugli effettivi aiuti previsti in considerazione del caro carburanti agricoli.

Insomma sono tante le perplessità del settore agromeccanico in vista dell’approvazione del cosiddetto decreto Ucraina, il pacchetto di misure su cui il Governo Draghi sta lavorando per attutire i rincari dell’energia (gas, elettricità, carburanti) e delle materie prime, alla luce dello scoppio del conflitto in Est Europa.

Credito d’imposta gasolio: che confusione

Un pool di provvedimenti al cui interno, oltre alla questione sugli armamenti e sull’accoglienza ai profughi, sono stato inclusi i bonus e i ristori previsti per supportare le categorie produttive italiane nel far fonte alla grave crisi economica e soprattutto energetica, che sulla scia della pandemia sta impattando pesantemente sul nostro paese in seguito al conflitto russo-ucraino.

L'economia italiana è in grave difficoltà in grave difficoltà a causa del rincaro senza precedenti delle bollette; tra queste figurano ovviamente anche quelle agricole, ma soprattutto i contoterzisti che, tuttavia, per un cavillo testuale avrebbero potuto non usufruire del credito d’imposta sul gasolio, come previsto dal decreto Ucraina.


“Il testo dell’articolo 18 del decreto Ucraina, almeno così come è stato trasmesso al Senato, pone dei dubbi sul fatto che anche le imprese agromeccaniche siano beneficiarie del credito di imposta del 20% per l’acquisto di carburato per l’esercizio dell’attività agricola.

L’emendamento presentato su nostra richiesta da Regione Lombardia rappresenta quindi un modo per fare chiarezza”, ha sottolineato il presidente della Federazione Lombarda dei Contoterzisti (Flima) Clevio Demicheli, esprimendo il ringraziamento dei contoterzisti all’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi per la disponibilità a farsi interprete in tempi rapidi delle loro perplessità.

Credito d'imposta gasolio: perchè i contoterzisti no?

Credito d’imposta su gasolio agricolo anche per l’imprese agromeccaniche: per UNCAI occorre fare chiarezza.

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La modifica presentata chiarisce che le imprese agromeccaniche che svolgono conto terzi l’attività agricola di lavorazione dei suoli sono le principali consumatrici di gasolio, quindi le più colpite dai rincari del carburante, e per questo sono necessariamente comprese tra i beneficiari del credito di imposta.

“Il tutto a scanso degli equivoci che possono essere generati non tanto dal testo dell’articolo, quanto dalle tabelle allegate dove sono citati solo agricoltori e i veicoli da pesca, ed evitare incomprensioni, nonché costi diversi tra le lavorazioni in conto proprio o effettuate da terzi e la conseguente eccessiva rimodulazione verso l’alto delle tariffe delle seconde”, conclude Demicheli.

Il testo in Gazzetta Ufficiale


In Gazzetta Ufficiale gli aiuti (credito d’imposta) per l’acquisto di carburante agricolo e per la pesca. Il credito d’imposta è cedibile solo a particolari condizioni
È in vigore dal 22 Marzo, il Decreto legislativo n. 21 del 21 Marzo 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale con la serie generale n. 67. Sono le misure per contrastare gli effetti economici e umanitari provocati dalla guerra in Ucraina.

Credito d’imposta gasolio: che confusione

Oltre alla riduzione dei prezzi di benzina e gasolio, oltre alla detassazione dei “buoni benzina” erogati dalle aziende private ai dipendenti ci sono anche i sostegno alle imprese con crediti d’imposta per l’acquisto di energia e gas naturale e per l’acquisto di carburanti destinati all’attività agricola e alla pesca.

L’articolo 18 interessa agricoltura e pesca. Per questi settori è previsto un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a parziale compensazione dei maggiori costi sostenuti per l’acquisto di gasolio o benzina impiegati per la trazione di mezzi utilizzati nell’esercizio dell’attività propria dell’impresa. I

l bonus è calcolato nella misura del 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettuato nel primo trimestre solare dell’anno 2022. Gli acquisti di carburante debbono essere comprovati dalle fatture d’acquisto, al netto dell’Iva.

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Il credito d’imposta maturato non concorre alla formazione del reddito d’impresa, né alla base imponibile Irap e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del Tuir. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione (articolo 17 Dlgs n. 241/1997), entro la data del 31 Dicembre 2022.

Il credito maturato, inoltre, è cumulabile con le altre agevolazioni che si riferiscono agli stessi costi, ciò è consentito solo se tale cumulo, considerate anche anche le esenzioni, non risulti maggiore della spesa sostenuta.

Il credito d’imposta è cedibile, solo per intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, comprese le banche e compresi altri intermediari finanziari. Non è consentita la successiva cessione, salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se verranno effettuate in favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo.