Il Governo finalmente mette mano alla questione dei rincari di gasolio agricolo, e non solo. Sono state varate una serie di misure per contenere gli effetti dell’aumento dei prezzi di gasolio e in generale dell’energia.
Diversi interventi riguardano anche l’agricoltura: ecco quali. Il Consiglio dei Ministri, riunitosi nel tardo pomeriggio di Lunedì, ha approvato un decreto molto significativo per il settore agricolo (e per quello ittico), che mette in campo una serie di iniziative volte a contrastare la crisi energetica che sta intaccando pesantemente entrambi i comparti.
Non solo gasolio agricolo
È, in estrema sintesi, la nota governativa a firma del senatore Francesco Battistoni, sottosegretario al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Ma nell'intervento non si tocca solamente il tema di straordinaria prevalenza legato ai sussidi quella sul credito d'imposta per l'acquisto di gasolio per i trattori delle imprese agricole e i pescherecci del comparto pesca. A queste verrà riconosciuto un credito di imposta del 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante utilizzato nel primo trimestre dell'anno solare 2022.
Un'altra misura strategica riguarda la possibilità, da parte delle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, di rinegoziare i mutui concessi dalle banche, e da altri soggetti autorizzati all'esercizio del credito, per un periodo di rimborso fino a 25 anni, grazie alle garanzie fornite dall'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA).
Credito d’imposta per l’acquisto di carburante
In definitiva, alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è stato riconosciuto un credito di imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022.
È prevista la cedibilità sul modello credito d’imposta nel settore energetico.
Rinegoziazione dei mutui agrari
Sempre al fine di fine di sostenere la continuità produttiva delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, le esposizioni in essere concesse dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, potranno essere rinegoziate e ristrutturate per un periodo di rimborso fino a 25 anni.
Le operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione potranno essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA).
Nuovi finanziamenti per il fondo
È stato poi rifinanziato il fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. La dotazione del fondo, ai fini dell’erogazione dei contributi alle imprese, è incrementata di 35 milioni di euro per il 2022.
Digestato in pole position
Al fine di ridurre l’uso di fertilizzanti chimici e di limitare i costi di produzione cresciuti a dismisura in seguito al conflitto russo-ucraino, è stata ammessa la sostituzione dei fertilizzanti chimici di sintesi con il digestato equiparato, di cui vengono individuate le caratteristiche.
La manovra è fondamentale visto che sussistono grandi difficoltà nel reperimento dei fertilizzanti e incrementi esponenziali dei prezzi, a rischio i prossimi raccolti: per la concimazione dei terreni bisogna favorire la sostituzione degli ammendanti chimici con il digestato.