Fitofarmaci: passa lo slittamento della riduzione al 2035, anziché 2030.
La Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ha approvato lo scorso 10 ottobre la proposta di Regolamento all'uso sostenibile di fitofarmaci.
Con 26 voti favorevoli, 9 contrari e 3 astenuti, è stato deciso un calendario più realistico per l'obiettivo di ridurre del 90% in Ue l'uso di agrochimici con una nuova data fissata al 2035. Gli Stati membri poi ottengono un certo grado flessibilità nel raggiungimento degli obiettivi ma con una riduzione obbligatoria a livello nazionale del 35%.
L’obiettivo è, dunque, quello di trovare soluzioni alternative per contrastare tutto quanto minaccia le colture, a partire dalle nuove biotecnologie.
Risultato positivo
Si tratta di un risultato che registra sentimenti positivi nell'ambiente e tra gli operatori del settore.
C'è maggiore tempo a disposizione per raggiungere gli obiettivi fissati e pertanto è possibile programmare al meglio la diminuzione di agrofarmaci.
E poi c’è l’altro aspetto che riguarda la percentuale di riduzione, portata dal -62% riferita agli anni 2015-2017 al -35% ora invece riferita al triennio 2011-13, quando l'Italia non aveva ancora portato a regime la difesa integrata e la diminuzione del numero di antiparassitari.
Come è messa l'Italia
L'Italia appoggia pienamente l'orientamento sostenibile della produzione agricola, ma per certi versi è anche tra i paesi più penalizzati dalle restrizioni europee.
Come evidenziato dal primo report dell’Osservatorio Agrofarma, il nostro Paese vanta il minor livello di residui di agrofarmaci negli alimenti, che peraltro è in costante diminuzione, con il 99,3% di campioni pienamente regolari nel 2021.
Ma al tempo stesso presenta molte filiere agroalimentari e pertanto necessita inevitabilmente di una maggiore quantità di prodotti chimici.
Senza dimenticare che quanto più numerose sono le suddette filiere, tanto più l'impatto del cambiamento climatico sulla produzione assume contorni rilevanti.
Il commento di Lollobrigida
In ogni caso, anche il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, vede in modo positivo la riduzione dei fitofarmaci.
Il dimezzamento dell'uso dei pesticidi nel 2035, invece che nel 2030, deciso dalla Commissione Agri, rappresenta un ulteriore passo per difendere le eccellenze agroalimentari italiane.
Grazie al lavoro svolto dagli europarlamentari italiani di diversi schieramenti, è stato approvato, come auspicavamo da tempo, un calendario più realistico per attuare una riduzione che sia compatibile con la produzione.
Gli obiettivi che ci siamo dati rispetto alla sostenibilità ambientale non sono mai stati in discussione, ma i tempi e i modi devono essere ragionevoli.
La sicurezza ambientale, energetica e la sovranità alimentare devono essere sempre garantite. Dobbiamo continuare a investire nella ricerca e sulle tecniche evolutive per avere colture resistenti e di qualità.
Difendiamo il Sistema Italia, simbolo di eccellenza nel mondo e tuteliamo il nostro sistema agricolo che rappresenta un paradigma di sostenibilità da esportare in tutto il mondo.