Con la Nuova Sabatini arrivano le regole aggiornate per gli incentivi destinati ad agricoltura e pesca.
La misura che sostiene l'accesso al credito per gli investimenti in macchinari è stata aggiornata. Di seguito vi spieghiamo cosa c'è da sapere.
Premettiamo che è recente la pubblicazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy delle nuove disposizioni per la concessione dei contributi della misura che sostiene l'accesso al credito per investimenti in beni strumentali, come macchinari, attrezzature e impianti.
Attraverso la circolare del 3 luglio scorso è stata difatti aggiornata la disciplina per le agevolazioni a favore delle imprese nei settori dei prodotti agricoli, della pesca e dell'acquacoltura. Nello specifico, vengono recepite le novità introdotte dalla Commissione europea in relazione ai regolamenti ABER (aiuti all'agricoltura) e FIBER (pesca).

Contestualmente è stato inoltre aggiornato l’elenco delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo, necessarie per accedere a contributi maggiorati previsti per gli investimenti green.
Agevolazioni per l'accesso al credito di piccole e medie imprese
Come anticipato, la Nuova Sabatini è una misura pensata per agevolare l’accesso al credito di micro, piccole e medie imprese che hanno intenzione di acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, e software e tecnologie digitali.
Possono accedervi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, fatta eccezione per il settore relativo alle attività finanziarie e assicurative.

D’altronde il settore agroalimentare rappresenta un'area sempre più importante della nostra economia e pertanto necessita periodicamente del rinnovo delle attrezzature e dei macchinari (per i quali sono necessari investimenti sempre più importanti).
Chi può beneficiare?
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda: sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca; sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria; non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
In fine le azienda devono avere sede legale o una unità locale in Italia e per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Le specifiche
Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Inoltre, il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” (istituito dall’art. 2, comma 100, lettera a, della legge n. 662/96) fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere: di durata non superiore a 5 anni; di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro; interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Infine, il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al: 2,75% per gli investimenti ordinari, 3,575% per gli investimenti 4.0, e 3,575% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).