Revisione trattori e mezzi agricoli datati in circolazione nel 2023: il Governo, nella figura del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, riprende in mano l'annosa questione che risulta essere tornata nell’agenda dell'esecutivo.
Dopo, infatti, continue proroghe della normativa e la messa in stand by dei decreti attuativi, il Governo attuale sembra aver ripreso in mano la revisione di trattori mezzi agricoli per sbloccarne l'attuazione.

In attesa dal 2012
Approvata nel 2012, la legge che prevede l’obbligo di controllo sui requisiti di sicurezza dei trattori e degli altri veicoli agricoli è rimasta sino ad oggi bloccata per la mancanza dei decreti attuativi. Il Ministro Matteo Salvini annuncia un nuovo corso, per rendere operativo il provvedimento e tutelare la sicurezza nelle strade e nelle campagne.
Soddisfazione da parte di FederUnacoma, da anni impegnata sul fronte della revisione.
L’incontro sulla sicurezza stradale, promosso dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Matteo Salvini e tenutosi con la partecipazione di tutte le associazioni che a vario titolo sono coinvolte nella tematica, ha riportato in primo piano la questione relativa ai requisiti di sicurezza dei trattori circolanti.

La battaglia di FederUnacoma
La Federazione dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma – presente all’incontro nella persona del Direttore Generale Simona Rapastella – ha confermato come l’obsolescenza del parco macchine presente nel nostro Paese sia una delle cause principali degli incidenti in agricoltura e sia un pericolo anche per la circolazione stradale.

Le statistiche INAIL certificano ogni anno un numero di circa 200 incidenti mortali in agricoltura, e un numero molto alto di sinistri dovuto alla mancata revisione dei sistemi di frenatura e di segnalazione, e degli assetti complessivi dei mezzi meccanici.
Il Ministro Salvini ha correttamente ricordato come la legge sulla revisione obbligatoria dei trattori sia stata varata nel lontano 2012 – sostiene Simona Rapastella – e come per oltre dieci anni sia rimasta inoperante per la mancanza dei decreti attuativi.
Il Ministro promette un cambio di passo sulla questione - aggiunge Rapastella - e questo è davvero utile perché presuppone una collaborazione più fattiva anche tra Ministero delle Infrastrutture e Ministero dell’Agricoltura che sono entrambi competenti in materia di revisione delle macchine agricole.
Questa possibile svolta premia anche l’opera di sensibilizzazione che come associazione abbiamo svolto in questi anni - conclude il Direttore di FederUnacoma - ad esempio con la campagna ‘Sicurezza in agricoltura. Amore per la vita.
Due milioni di trattori vecchi
Il problema sottolineato del Ministro Salvini, quello dei circa 2 milioni di vecchi trattori con età compresa fra i 25 e i 40 anni presenti nel nostro Paese, apre una duplice questione – rileva FederUnacoma – quella relativa appunto alla revisione delle macchine attualmente in uso e quella relativa alla sostituzione delle stesse.

Per rendere operativa la revisione, la Federazione dei costruttori è già da tempo impegnata con i propri uffici tecnici per fornire indicazioni precise sulle metodiche di verifica dei requisiti minimi di efficienza e sicurezza, mentre per la sostituzione dei trattori obsoleti con mezzi di nuova generazione fondamentali restano gli incentivi pubblici, vedi in particolare il PNRR, il decreto 4.0, la Legge Sabatini e naturalmente i Piani di Sviluppo Rurale cofinanziati dall’Unione Europea.