La grandissima siccità in Argentina sta facendo sprofondare il Paese in una tremenda crisi economica crisi.

La recessione arriva in seguito al contraccolpo della carenza idrica su soia e mais.

Si tratta della più grande siccità degli ultimi 60 anni quella che sta colpendo la nazione prima esportatrice mondiale di soia e terza di mais.

Siccità in Argentina crisi per soia e mais. È recessione

I raccolti pessimi di cereali e leguminose sono un duro colpo per un Paese mentre il tasso di inflazione sull’anno è arrivato al 103% (tanto che la Banca centrale, dopo avere lasciato invariato per mesi il tasso di riferimento al 75%, sta ora valutando un rialzo), l’impatto della siccità sui conti pubblici sarà feroce.

Siccità in Argentina crisi per soia e mais. È recessione

Rischio default?

E solo l’accordo raggiunto con il Fondo monetario internazionale ha permesso al presidente Alberto Fernandez di allontanare, almeno per ora, i timori di un nuovo default come indicato sul Sole 24ore.

Siccità in Argentina crisi per soia e mais. È recessione

La Borsa dei cereali di Rosario stima che le condizioni di estrema siccità ridurranno il Pil nel 2023 di almeno 19 miliardi di dollari e almeno tre punti di Pil, ma se non piove la situazione potrebbe aggravarsi.

È una fase drammatica per l’Argentina, per le conseguenze della siccità sull’economia nazionale, sulle esportazioni e sulle entrate di valuta estera, dichiara Luis Zubizarreta, responsabile della Camera dei porti per l’industria della soia. Il flusso di cereali negli scali marittimi - dice - è ai minimi storici perché non c’è merce.

Nei suoi piani, il governo del peronista Fernandez ha fatto affidamento su una crescita del 2% che è già svanita, gli analisti concordano nell’indicare per il 2023 una recessione del 3%.

Siccità in Argentina crisi per soia e mais. È recessione

Nel bilancio verranno a mancare almeno 2,3 miliardi di dollari di entrate fiscali legate alle esportazioni, determinanti per arginare la sofferenza sulle riserve in valuta estera.

Sui prezzi incidono i raccolti molto positivi annunciati dal Brasile e dagli Usa (Paesi con grandi estensioni coltivate nei quali la siccità in una regione è compensata dai raccolti di un’altra), e ancora di più pesa la difficile congiuntura globale.

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Siccità da quasi un anno

Ma per l’Argentina la mancanza di piogge e di acqua, che si prolunga da quasi un anno, è già una catastrofe, aggravata dal riscaldamento globale che ha portato nel Paese otto ondate di caldo estremo in pochi mesi.

La Borsa di Rosario ha ridotto le previsioni per il raccolto di soia a 27 milioni di tonnellate, rispetto ai 47 milioni previsti all’inizio del ciclo produttivo in agosto: è il livello più basso del secolo, nonostante sia aumentata di molto la superficie coltivata.

Tagliate anche le previsioni per il mais a 35 milioni di tonnellate, rispetto ai 55 milioni di agosto.