New Holland e CNH: a Jesi 127 dipendenti in mobilità. Il Gruppo produrrà nel 2024 meno trattori e altri mezzi utilizzati nell’agricoltura.

CNH Industrial, ha visto infatti diminuire in maniera importante la produzione dei segmenti agri (e construction). Come spiegato dai vertici dell’azienda, dal punto di vista economico, a pesare anche la stagione dei tassi di interesse al rialzo e il rallentamento della domanda di mezzi agricoli.

Nel giro di qualche mese si è dunque passati alla cassa integrazione e alla semichiusura degli impianti, con varie sedi finite in solidarietà.

Cnh al momento conta 14.000 dipendenti europei e 4.500 lavoratori in Italia: nel nostro Paese, ad esempio, reggono la produzione e le vendite di escavatori mentre crollano quelle dei trattori.

Nel primo settore ci sono stati dei rallentamenti solamente nel sito di Lecce, con la cassa integrazione per un giorno a settimana, mentre a Jesi, nelle Marche, dove si producono trattori, la situazione è molto più seria.

New Holland e CNH: a Jesi 127 dipendenti in mobilità
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New Holland e CNH: a Jesi 127 dipendenti in mobilità

La situazione delicata di Jesi

Fino a tre anni fa, a Jesi, nelle Marche, venivano prodotti oltre 17.000 trattori nello stabilimento Cnh, mentre per quest’anno le attese sono inferiori alle 10.000 unità.

Dalla cassa integrazione ordinaria si è passati ai contratti di solidarietà per l’80% dei dipendenti e per dieci giorni a settembre l’impianto resterà addirittura chiuso, mentre a marzo è stata aperta la mobilità per 127 dipendenti su 915.

Pensiero comune delle sigle sindacali che stanno supportando i dipendenti dello stabilimento è che questi sforzi possano servire a riportare in pista il sito marchigiano, ma purtroppo le prospettive sono di un continuo peggioramento della situazione sia in questa fase finale del 2024 sia a inizio 2025.