La successione ereditaria nel caso di terreni agricoli è uno dei temi di diritto agrario più dibattuti. Vediamo insieme come funziona la successione dei terreni agricoli

Iniziamo analizzando le caratteristiche del diritto agrario. Rispetto al regime ordinario di successione, il diritto agrario presenta differenze importanti che trovano origine nelle caratteristiche stesse di questo settore.

La successione nell'agri

L’agricoltura è un segmento economico fondamentale e fragile, dove il tema del passaggio generazionale è anche e soprattutto legato alla necessità di assicurare la coltivazione della terra e la continuità aziendale.

Successione sul fondo agricolo: come comportarsi

Un esempio in questa direzione è l’articolo 49 della legge 203/1982, che rappresenta la normativa di riferimento per la successione dei terreni agricoli. In particolare, il comma I prevede che:

In caso di morte del proprietario di fondi rustici condotti o coltivati direttamente da lui o dai suoi familiari, quelli tra gli eredi che, al momento dell’apertura della successione, risultino avere esercitato e continuino ad esercitare su tali fondi l’attività agricola in qualità di imprenditori a titolo principale ai sensi dell’art. 12 legge 9 maggio 1975, n. 153, o di coltivatori diretti, hanno diritto a continuare nella conduzione o coltivazione dei fondi stessi anche per le porzioni ricomprese nelle quote degli altri coeredi e sono considerati affittuari di esse.

Il rapporto di affitto che così si instaura tra i coeredi è disciplinato dalle norme della presente legge, con inizio dalla data di apertura della successione.

Si viene quindi a creare un rapporto di affitto agrario, definito il fatto che l’erede diventa affittuario dei fondi di proprietà per un periodo di 15 anni.

 

A tal proposito andiamo a vedere un caso spesso frequente che interessa la dottrina della successione su fondo agricolo

Sono un imprenditore agricolo e svolgo la mia attività insieme a mio padre, su un terreno di sua proprietà.

Posto che mia madre e mia sorella fanno altri lavori e quindi non hanno un interesse allo sfruttamento diretto del fondo, in caso di morte di mio padre, dovrò dividere il terreno con loro, in quanto coeredi, oppure ho diritto di tenerlo per continuare a svolgere la mia attività? Grazie, Antonio.


Caro Antonio, il suo caso è di semplice soluzione in quanto è la stessa legge a darne una risposta univoca.

Successione sul fondo agricolo: come comportarsi

In particolare, l'art. 49, comma 1, della Legge 3 maggio 1982, n. 203, prevede che, in caso di morte del proprietario di fondi rustici condotti o coltivati direttamente da lui o dai suoi familiari, si costituisca “ex lege” in favore dell’erede che, al momento dell’apertura della successione, risulti avere esercitato e continui ad esercitare su quei fondi attività agricola, un rapporto di affitto agrario, con decorrenza dalla data di apertura della successione.

Affitto tra familiari

In pratica, in questo caso, si verrebbe a costituire un rapporto di affitto tra lei e sua madre e sua sorella in qualità di sue concedenti, ciascuna per la quota di fondo ricevuta in eredità.

In quel caso, se non si dovesse raggiungere un accordo sul canone, si potrà sempre adire l’autorità giudiziaria che tendenzialmente ne individuerà l’ammontare sulla base dei valori di mercato.

Successione sul fondo agricolo: come comportarsi

Nel caso in cui si volesse vendere la quota del fondo ricevuto in eredità o anche solo parte di essa, il diritto di cui sopra nei confronti dei coeredi, e quindi il diritto a mantenere l’uso dell’intero fondo comprese le quote di madre e sorella, verrebbe meno.