Il trattore portattrezzi fa parte, a pieno titolo, dell'evoluzione della meccanica applicata all'agricoltura tradizionale e specializzata.
L'evoluzione del trattore agricolo ha da sempre ha cercato nella multifunzionalità la strada alternativa al trattore classico. Perchè sulla carta saper essere multifunzionali e multioperativi equivale ad essere evoluti e innovativi.

Ma in molti casi i tentativi, soprattutto nel passato, i tentativi commerciali fatti per lanciare i trattori portattrezzi in pochi casi sono andati a buon fine.
Le considerazioni successive all'interruzione nella produzione di questi mezzi quasi sempre sono state motivate con criticità oggettive: progetti spesso troppo avanti per i tempi o incompresi dagli agricoltori in tutte le loro potenzialità operative, oltre a un costo di listino mediamente più alto rispetto a un trattore convenzionale.
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Ma allora perchè i progettisti si sono incaponiti a progettare trattori multiruolo?
La risposta è semplice. Il concetto di trattore “portattrezzi” o come dicono gli inglesi di “Systems Machine” è nata per l’esigenza di realizzare mezzi che potessero eseguire due o tre operazioni sul campo in un unico passaggio, consentendo di risparmiare tempo, carburante e manodopera.

Una macchina di questo tipo doveva mixare la capacità di agganciare gli attrezzi sia davanti che dietro il trattore, a un sistema di sollevamento e movimentazione.
Altri stimoli allo sviluppo di questa categoria speciale di trattori sono state velocità maggiori di trasporto su strada e la capacità di operare in retromarcia facendo ruotare il posto di guida o movimentando tutta la cabina per favorire la visibilità su alcune operazioni.
Steyr 8300
Tra i primi trattori portattrezzi commercializzati in Europa negli anni 80 c’è lo Steyr 8300.
Prodotto dal 1982 al 1987, aveva una cabina disassata con posizione di guida reversibile, ma era progettato principalmente per essere azionato in retromarcia con attrezzature tipo le trince.

È stato sostituito da un modello 8320 prima della fine della sua produzione nel 1993.
BIMA 360
Introdotto nel 1983 e di fabbricazione francese, il trattore BIMA differiva dalla maggior parte delle altre macchine articolate ad alta potenza per il modo in cui sterzava, con il suo punto di articolazione sotto la cabina e il motore nella parte posteriore.

A entrambe le estremità erano montati attacchi a tre punti e prese di forza.
Trantor Mk II
Nel 1985 viene invece lanciato il primo Trantor MK II, progettato in risposta a un'indagine degli anni '70 sull'uso dei trattori da parte degli agricoltori inglesi, che mostrava che quasi tre quarti del loro tempo era dedicato alle attività di movimentazione e trasporto.

I successivi modelli Mark II presentavano motori fino a 92 CV e un design della cabina completamente rinnovato
Mercedes-Benz MB-trac 1000
Mercedes-Benz ha introdotto il suo modello MB-trac nel 1972, con una combinazione insolita e distintiva di ruote isodiamentriche e cabina centrale, oltre a un telaio di carico posteriore allestibile con attrezzature agricole o per la manutenzione stradale.

Successivamente sono stati lanciati modelli più grandi con guida inversa; la produzione è terminata nel 1991.
Fendt Xylon 524
Per molti anni Fendt ha prodotto trattori porta-attrezzi, posizionando i motori sotto la cabina e con un pianale libero anteriore per il montaggio di attrezzi o serbatoi per l’irrorazione. Nel 1990 ha sviluppato lanciato lo Xylon con cabina media e ruote isodiametriche.

La trasmissione era un powershift con 44 marce in avanti comprese le ridotte e la possibilità di viaggiare su strada a 50 orari. La produzione è stata però di durata relativamente breve
Clayton C4105
Lanciato nel 1992, il Clayton C4105 è stato creato come veicolo con piattaforma per il trasporto di carichi, progettato principalmente per l'uso con irroratrici e spargitori removibili.

Il sollevatore posteriore, le prese idrauliche, la presa di forza, ma soprattutto la sterzata a quattro ruote in parallelo o a granchio ne aumentavano la versatilità.
JCB Fastrac 185-65
Uno dei progetti di portattrezzi meglio riuscito, tanto da essere ancora in produzione, arriva nel 1991.
Lo produce JCB che iniziò nell’86 a sviluppare una macchina in grado di operare in sicurezza ad alte velocità su strada e svolgere le tradizionali attività sul campo.

Lanciato nel 1991 il Fastrac regista un boom di vendite in UK e Europa con la sua versione storica, la più potente, la 185–65. Alimentato da un motore Cummins da 5,9 litri, il trattore era estremamente versatile.

I suoi sollevatori anteriori e posteriori consentivano l'uso di attrezzi standard del trattore o di attrezzi con un peso fino a 3.000 kg. La sospensione posteriore autolivellante ha mantenuto la distribuzione del peso tra gli assali anteriore e posteriore, consentendo una migliore trazione e maneggevolezza.
Moffett MFT 7840
Tra i portattrezzi su base trattore c’è anche un progetto irlandese.
Il Moffett 7840 era una conversione specialistica di un Ford New Holland 7840 standard che consentiva al conducente di ruotare i comandi del trattore e azionarlo in retromarcia.

I principali vantaggi includevano una visuale senza ostacoli e la sterzatura delle ruote posteriori quando utilizzato con il caricatore posteriore.
Claas Xerion 2500
E chiudiamo questa rassegna con un altro modello storico tutt’ora in produzione. Si tratta del Claas Xerion è stato originariamente progettato come veicolo polivalente in grado di accogliere attrezzi davanti, dietro o sul pianale di carico.

Grazie ai quattro attacchi, all’enorme carico utile, alla cabina mobile e girevole e ai due assi sterzanti con ruote motrici di pari dimensioni è diventato icona della multifunzionalità in azienda agricola.