Arriva la Legge Sabatini da 80 milioni. Per i bandi sono definite le scadenze di maggio per il supporto agli aumenti di capitale.
I fondi saranno stanziati per il triennio 2024-2026 e saranno riservati alle Pmi Contributi, mentre le dimensioni dell’impresa determinano la percentuale dell’aiuto che viene erogato.
Sono quindi stati definiti criteri e modalità per accedere al contributo per il sostegno alla capitalizzazione delle Pmi, previsto dall’articolo 21 del decreto Crescita, nell’ambito della Sabatini.
Il decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy
Per il triennio 2024-2026 sono stanziati 80 milioni. Legge Sabatini Il contributo è concesso nella forma del fondo perduto, pari a una percentuale delle spese sostenute per gli investimenti realizzati nell’ambito del programma di investimento.
La percentuale dell’aiuto varia in base alla dimensione dell’impresa: 5% per micro e piccole imprese e 3,575% per le medie. Sono ammessi tutti i settori produttivi, in particolare agricoltura e pesca.
Si tratta di una norma che aumenta il contributo statale (previsto dal Dl 34/2019) per imprese che investono in macchinari e software con la Nuova Sabatini a fronte di un aumento di capitale effettuato solo nella forma del conferimento in denaro e che deve risultare dalla delibera adottata dalla Pmi come «versamento in conto aumento capitale» entro i trenta giorni successivi alla concessione dell’aiuto, pena la decadenza.
Il 25% del capitale va versato
Entro questo termine, va anche versato almeno il 25% dell’aumento di capitale, oltre all’intero valore del sovrapprezzo delle azioni (se previsto).
Intanto, le risorse sulle misure Sabatini attualmente accessibili sono in esaurimento, visto che l’ultima rilevazione ministeriale di aprile indica una disponibilità residua di poco superiore a 100 milioni, pari al 2% circa dello stanziamento della misura.
Programma innovazione e ricerca 2025-2027
La Commissione europea ha adottato il secondo piano strategico di Horizon Europe, programma quadro per ricerca e innovazione per il periodo 2025-2027, con un budget di 142,6 miliardi.
Il piano punta su tre orientamenti strategici fondamentali (Kso): transizione verde, transizione digitale e un’Europa più resiliente, competitiva, inclusiva e democratica. Una delle novità è il raddoppio delle risorse per la biodiversità (previsto lo stanziamento del 10% del budget).
Il contributo copre fino al 70% dei costi ammissibili per progetti diinnovation action e può arrivare fino al 100% per ricerca e sviluppo.
Aumento dovuto alla possibilità di includere costi indiretti, fissati forfettariamente al 25% dei costi diretti ammissibili. I costi indiretti comprendono spese generali non attribuibili direttamente a un singolo progetto, come quelle amministrative o di gestione.
Booster alle imprese locali
Il regolamento emanato dall’Agenzia per lo sviluppo economico (Zls) ha posto le basi per una nuova era di opportunità per le imprese locali.
Con l’obiettivo di creare condizioni economiche, finanziarie e amministrative favorevoli, il regolamento mira a stimolare lo sviluppo di imprese già presenti sul territorio e favorire l’insediamento di nuove realtà. Una delle novità introdotte riguarda la possibilità di estendere le agevolazioni anche a imprese in aree non contigue, a patto che vi sia un nesso economico-funzionale con l’area portuale o un’autorità di sistema portuale coi requisiti richiesti.
Le aziende che rientrano nelle aree agevolabili dovrebbero beneficiare degli stessi aiuti previsti per le Zone economiche speciali (Zes) uniche, aprendo nuove prospettive di crescita e sviluppo.
Il regolamento, emanato col Dlgs 40/24, punta a istituire le Zone di sviluppo locale (Zls), comprese quelle interregionali, stabilendone durata, criteri di individuazione e delimitazione, nonché misure organizzative e di funzionamento a esse associate.
Un punto chiave è l’introduzione di misure di semplificazione amministrativa applicabili alle Zls, utili ad agevolarne le attività imprenditoriali. Questo dovrebbe contribuire a rimuovere ostacoli burocratici e facilitare avvio e sviluppo delle imprese locali, incoraggiando investimenti e creando un ambiente favorevole alla crescita economica.