La Nuova Sabatini viene rifinanziata. Lo prevede il dl recante misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese approvato dal consiglio dei ministri. La notizia è positiva anche e soprattutto per il comparto agricolo e agromeccanico direttamente per la possibilità di accedere a beni tecnologici strumentali innovativi, ma anche e soprattutto per tutto il comparto industriale che vede concretizzarsi un volano aggiuntivo in farro di una produzione, che tra l'altro è di tipo tecnologicamente avanzato.

Favorisce le richieste ante-2021

Grazie allo stanziamento delle risorse aggiuntive previste dal provvedimento, le imprese che hanno presentato la domanda di agevolazione in data antecedente al 1° gennaio 2021 e che hanno già ricevuto la prima quota di contributo per l'acquisto di beni strumentali legati al processo produttivo, potranno ricevere le successive quote spettanti. Da quanto dichiarato dalla commissione agricoltura, lo stanziamento annunciato dal governo, con un emendamento al dl Sostegni bis, finalizzato al rifinanziamento dello strumento di incentivi alle imprese «Beni strumentali – Nuova Sabatini», è di 680 milioni di euro.

Manovra fortemente caldeggiata

La norma, fortemente voluta dal ministro Giancarlo Giorgetti, prevede che per le domande trasmesse in data antecedente al 1° gennaio 2021, per le quali sia stata già erogata in favore delle PMI beneficiarie almeno la prima quota di contributo, il Ministero può procedere ad erogare le successive quote di contributo.

La misura mira, inoltre, ad equiparare il trattamento delle imprese beneficiarie della “Nuova Sabatini”, consentendo l’erogazione accelerata delle rimanenti quote di contributo in favore di tutte le PMI, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda e dall’importo del finanziamento. 

“Sono soddisfatto per l’approvazione di questa misura - dice Giorgetti - auspicata giustamente dal mondo delle imprese e sostenuta da me con grande convinzione”.

Le risorse aggiuntive messe in campo dal Mise, al fine di accelerare i processi di erogazione dei contributi agli investimenti produttivi nonché al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie, sono destinate alle imprese che hanno presentato le domande di agevolazione in data antecedente al 1° gennaio 2021 e a favore delle quali sia stata già erogata almeno la prima quota di contributo Sabatini.

Il sostegno alla crescita

In tal caso il Mise, attingendo alle risorse aggiuntive stanziate dal governo, potrà procedere ad erogare le successive quote di contributo spettanti, anche se non espressamente richieste dalle imprese beneficiarie, previo positivo esito delle verifiche amministrative propedeutiche al pagamento e nei limiti dell'effettiva disponibilità di cassa.

La misura, che rappresenta uno dei principali strumenti per il sostegno alla crescita e allo sviluppo delle Pmi, era particolarmente attesa dagli operatori che hanno contribuito con successo all'utilizzo dell'agevolazione.

Dal 2014 ad oggi, infatti, sono state oltre 67 mila le imprese che hanno potuto beneficiare dei vantaggi della Nuova Sabatini, con un investimento medio di circa 200.000 euro, 126.237 domande ricevute e un contributo ottenuto per un importo complessivo pari a circa 2,1 miliardi di euro, a fronte di 25 miliardi di euro di finanziamenti concessi dagli istituti di credito.ttualmente il contributo è erogato dal Mise alle Pmi beneficiarie in un'unica soluzione indipendentemente dall'importo del finanziamento deliberato.