Grano in rialzo, l'attacco Russo a Odessa fa schizzare il prezzo. Siamo ai massimi livelli dal 17 maggio.

Continua così a salire il prezzo del grano. L'aumento delle tensioni tra Russia e Ucraina e il recente bombardamento sulla città di Odessa che ha causato la distruzione di 120 tonnellate di cereali, sono i motivi principali di un nuovo innalzamento del prezzo del grano, che ora (grano tenero) sale del 5,66% a 737 dollari per unità contrattuale da 5mila staia, mentre quello del grano duro sale del 4,1% a 895,50 dollari.

Foto - Grano in rialzo, l'attacco Russo a Odessa fa schizzare il prezzo

In tutti e due i casi siamo di fronte a valori elevati, che tuttavia restano inferiori ai punti massimi toccati il 26 giugno (770,25 dollari per il grano tenero) e il 17 maggio (902 dollari per il grano duro).

Mattarella e Guterres: scelta sciagurata della Russia sul grano

Lunedì 24 luglio, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto al Quirinale il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che si trovava a Roma per il vertice FAO (con loro era presente Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).

Mattarella ha ribadito che quella della Russia sull’accordo del grano è una decisione sciagurata e si è congratulato con il Segretario Generale dell’ONU per averlo sottolineato.

“Ho letto del suo appello alla Russia perché torni indietro rispetto alla sciagurata decisione di non dare più corso all’accordo sul grano.

Una decisione gravissima con conseguenze per una quantità di Paesi in cui molte persone troverebbero difficoltà di alimentazione. Il suo appello è particolarmente importante. Il suo richiamo è fondamentale”, ha dichiarato il Presidente.

Foto - Grano in rialzo, l'attacco Russo a Odessa fa schizzare il prezzo

E intanto si muore di fame

Guterres, che aveva già rivolto un accorato messaggio a Mosca perché riattivi il canale dell’export di cereali dall’Ucraina, ha chiarito il suo pensiero durante il vertice FAO:

Saranno i più vulnerabili a pagare il prezzo maggiore. In questo mondo è oltraggioso che le persone continuino a soffrire e morire di fame. I sistemi alimentari mondiali sono in frantumi: miliardi di persone ne stanno pagando il prezzo.

Sono oltre 780 milioni le persone che soffrono la fame, mentre circa un terzo del cibo prodotto viene perso o sprecato.

Più di tre miliardi di persone non riescono a permettersi dei regimi alimentari sani, due milioni di persone sono sovrappeso, mentre 462 milioni sono sottopeso.