L'esenzione IMU per fabbricati rurali è possibile anche nel caso in cui l'attività sull'immobile non sia esercitata dallo stesso soggetto. C'è quindi una possibilità di non dover versare la poco "simpatica" tassa nel caso in cui sussista una concessione di comodato a un imprenditore agricolo.

Lo ha affermato la Corte di Giustizia tributaria di secondo grado della Toscana, che con una recente sentenza ha riconosciuto la spettanza dell’agevolazione anche per questo tipo di immobili strumentali.

Esenzione IMU per fabbricati rurali in comodato

Parla la Corte di Giustizia

La sentenza emessa dalla Corte di Giustizia tributaria il 1° dicembre 2022, la n. 1409/4/22, sottolinea che per poter usufruire dell’esenzione dal pagamento dell’IMU per i fabbricati rurali a uso strumentale non è necessario che l’attività agricola sia esercitata dallo stesso soggetto d’imposta.

In altre parole, non è obbligatorio che la qualifica di imprenditore agricolo sia in possesso di quest’ultimo.

È invece necessario che i fabbricati rurali siano a uso strumentale, costruzioni cioè necessarie allo svolgimento dell’attività agricola.

Si ritiene, in ogni caso, che – anche sulla base di una stretta interpretazione della norma agevolativa, rigorosamente basata sul dato letterale – la disposizione in questione non indica in alcun modo che l’attività agricola debba essere necessariamente esercitata dallo stesso soggetto d’imposta, limitandosi a richiedere che si tratti di fabbricati rurali ad uso strumentale secondo i requisiti di cui all’art. 9, comma 3-bis, del D.L. 557/93, il quale precisa che deve trattarsi di costruzioni necessarie allo svolgimento dell’attività agricola.

Esenzione IMU per fabbricati rurali in comodato

Imu in sintesi

IMU: la tassa sugli immobili introdotta dal Governo Monti nel decreto Salva Italia sulle abitazioni private, i terreni e i fabbricati industriali e commerciali, dopo l’abolizione dell’ICI ad opera del precedente Governo guidato da Berlusconi, ha reintrodotto il pagamento anche per immobili religiosi non utilizzati principalmente per il culto, stessa sorte toccata agli immobili intestati ad associazioni ed enti no-profit, prima esentati dalla tassa sulla casa.

Esenzione IMU per fabbricati rurali in comodato

La nuova IMU dopo la riforma 2022 ha ridefinito il tributo dopo l’abolizione della TASI. L’IMU deve essere versata in due rate: la prima (acconto IMU) deve essere corrisposta entro il 16 giugno di ciascun anno sulla base dell’aliquota e delle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente; la seconda (saldo IMU) rappresenta il saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata, e deve essere versata entro il 16 dicembre sulla base delle nuove aliquote.