Il Cultirapid Evo di mg/ag è un attrezzo combinato che pur non essendo una una novità ritorna prepotentemente in voga in questi mesi di austerity energetica in cui serve abbattere i costi di esercizio, soprattutto quelli legati al caro carburante, cercando di abbattere il numero di passaggi di macchina richiesti per la semina.

Causare un basso impatto sulla fertilità fisica del terreno. Snellire i tempi per gli avvicendamenti colturali. Ridurre i costi colturali. Sono questi i principi base su cui poggiano le pratiche agronomiche che si basano sulla lavorazione minima.

Cultirapid EVO di mg/ag: combinata per lavorazione minima

C’è chi da anni ha intuito con lungimiranza le future evoluzioni della meccanizzazione agricola in questo ambito. La ma/ag di Casalbuttano (Cr), che sin dagli albori ha progettato attrezzature per la lavorazione del terreno alternative all’erpice rotante e all’aratro rivolte a ridurre al minimo i costi di lavorazione.

L’offerta di ma/ag in tal senso prevede attrezzi combinati per la minima lavorazione su terreno sodo e la preparazione del letto di semina co- me il Cultirapid che, grazie all’elevata velocità di lavoro ed ai risparmi consentiti in termini di impiego di manodopera e consumi di gasolio rappresenta una reale alternativa all’aratura tradizionale, con un minor numero di passaggi con maggior rispetto del suolo ed incremento della sua redditività e di quella delle colture successivamente seminate.

“Evo” della specie

Uno dei progetti  più riusciti dell’azienda di Cremona e ancora valido nel 2022 è il combinato Cultirapid Evo che riprende, ovviamente, i canoni di sviluppo mg/ag: realizzare un progetto per le operazioni di preparazione del letto di semina secondo un approccio di minima lavorazione del terreno che abbraccia le tecniche di agricoltura conservativa e quindi lavorazione su sodo.

Cultirapid EVO di mg/ag: combinata per lavorazione minima

La macchina può essere trainata o semiportata, ed è realizzata con un unico telaio principale 'Compact Evo' a struttura monotrave sul quale trovano posto gli elementi lavoranti.

Cultirapid Evo si presta a lavorazioni su stocchi di mais trinciati, su stocchi di mais e stoppie di grano o di riso in piedi, senza che si generi il minimo intasamento degli elementi lavoranti.

In entrambi i casi si ottiene il taglio completo dello stocco e dell’apparato radicale e la miscelazione con i primi strati del terreno.

Dai dischi alla gabbia

La combinata ma/ag utilizza un telaio modulare con ruote centrali che riduce la lunghezza complessiva dell’attrezzo a tutto vantaggio dell’impiego nel campo e della fase di trasporto su strada dove, nella versione pieghevole idraulicamente, raggiunge un ingombro di 2,55 m. Le larghezze di lavoro arrivano ai 6 m partendo dai 4 e la potenza richiesta è di  200-300 Cv.

Cultirapid EVO di mg/ag: combinata per lavorazione minima

Preposto al dissodamento del terreno, un decompattatore anteriore ad ancore curve di tipo Michel, montate su telaio indipendente escludibile all’occorrenza, ad esempio nei ripassi, con regolazione idraulica a parallelogramma della profondità di lavoro.

Per lavorazione e finitura, sono presenti una prima dischiera a dischi bombati dentati con regolazione dell’inclinazione in differenti posizioni, una seconda dischiera con uguali caratteristiche posta su

molle compensatrici regolabili e un doppio rullo stellare-ondulato affinatore autopulente. A chiudere la combinazione dell'attrezzo, un rullo a gabbia sostituibile con rulli di tipo paker o a spuntoni per una completa azione di affinamento e assestamento del terreno.

Rombo contro X

La configurazione a rombo delle due dischiere in posizione di lavoro è del tutto una novità rispetto alle tradizionali configurazioni a X. Brevettata sotto marchio ma/ag questa particolare disposizione consente un perfetto miscelamento del terreno e offre un piano di lavoro ottimale a fronte di una significativa riduzione della potenza richiesta.

Cultirapid EVO di mg/ag: combinata per lavorazione minima

Il vantaggio che deriva dall’impiego dell’attrezzo è sostanzialmente quello di seguire l’approccio della minima lavorazione del terreno con tutte le caratteristiche del metodo: dalla lavorazione del solo strato superficiale alla migliore regimazione idrica, dal riduzione del fenomeno dell’erosione dei suoli al risparmio in termini di carburante e manodopera, fino alla rapidità dell’esecuzione dei lavori.

MODELLO

MACCHINA

 

L. LAVORO

(m)

 

L. TRASP.

(m)

 

VERSIONE

 

POTENZA

(HP)

 

Peso

(Kg)

VERSIONE BASE CON DOPPIA DISCHIERA
CTRI 40 EVO 4,00 2,55 Base - Doppia dischiera 180-200 5.500
CTRI 50 EVO 5,00 2,55 Base - Doppia dischiera 200-240 5.800
CTRI 60 EVO 6,00 2,55 Base - Doppia dischiera 240-260 6.000
VERSIONE “CP” CON DECOMPATTATORE AD ANCORE
CTRI 40 EVO CP 4,00 2,55 Base - Doppia dischiera - Decompattatore 220-260 6.800
CTRI 50 EVO CP 5,00 2,55 Base - Doppia dischiera - Decompattatore 260-300 7.400
CTRI 60 EVO CP 6,00 2,55 Base - Doppia dischiera - Decompattatore 300-350 7.900
VERSIONE “SP” CON DECOMPATTATORE AD ANCORE E DISCHI PIANI ANTERIORI
CTRI 40 EVO SP 4,00 2,55 Base - Doppia dischiera - Decompattatore - Dischi 220-260 7.600
CTRI 50 EVO SP 5,00 2,55 Base - Doppia dischiera - Decompattatore - Dischi 260-300 8.400
CTRI 60 EVO SP 6,00 2,55 Base - Doppia dischiera - Decompattatore - Dischi 300-350 9.100

Attrezzo da corsa

Contribuisce a generare vantaggio dall'impiego di Cultirapid Evo, l’elevata velocità di lavoro che ricade in un range compreso tra 10 e 20 Km/h, grazie alla quale diventa possibile intervenire con maggiore tempestività e ridurre i costi di lavorazione garantendo una resa oraria di 4-7 ettari.

La profondità di lavoro massima delle ancore è di 20-30 cm, mentre quella delle dischiere e del gruppo stellare è di 5-15 cm. A richiesta la macchina può essere dotata del kit di ripiegamento idraulico per l’esclusione del disco piano dentato e del gruppo dissodatore ad ancore.

Cultirapid EVO di mg/ag: combinata per lavorazione minima

Questo KIT è particolarmente utile su terreni con grande presenza di residui colturali.

L’esclusione del gruppo ancore evita intasamenti e consente un primo taglio degli stocchi per mezzo delle dischiere intermedie e del gruppo affinatore posteriore.

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