Un Case IH Magnum 370 CVX, venduto presso l’Azienda Agricola Poma Roberto nel 2015 continua a lavorare imperterrito ancora oggi. In questo "Primo Utilizzo Classic" andiamo  vedere come si è comportato in questo primo sette anni di attività.

I terreni dell’azienda sono collocati fra le provincie di Vercelli e Biella, in una regione chiamata Baraggia, a ridosso delle Prealpi Biellesi e Valsesiane, famosa proprio a causa delle difficoltà di lavoro che gli agricoltori devono affrontare.

Case IH Magnum 370 CVX

Qui la tessitura subisce enormi variazioni all’interno dello stesso appezzamento: da sabbiosa con elevata presenza di ghiaia passa ad essere completamente argillosa e molto più compatta se ci si sposta solo di alcune decine di metri.

Si è puntato alla potenza

Questo rende ancora piùdifficile lo svolgimento delle operazioni agronomiche, soprattutto dopo lunghi periodi piovosi che causano grandi ristagni nelle zone argillose e impermeabili. Il proprietario  aveva ai tempi deciso di andare ad operare su questi suoli con una macchina molto potente rispetto ai trattori presenti in zona.

Case IH Magnum 370 CVX

La scelta del Case IH è stata dettata dalla volontà del proprietario ha voluto sostituire le tradizionali operazioni di lavorazione del terreno in preparazione alla semina (aratura ed erpicatura), con un solo passaggio che gli consentisse di risparmiare sotto vari punti di vista, grazie ad un coltivatore che gli consente di creare le condizioni adatte per la semina lavorando direttamente sulle stoppie della coltura precedente.

Riso alternato a soia

La rotazione attuata per la gran parte della superficie dell’azienda è quadriennale: due anni consecutivi si coltiva riso per poi alternarlo con due di soia. Il 370 CVX acquistato era esposto nei capannoni della Fiera in Campo di Vercelli, nello stand Case IH. È stato abbinato al coltivatore semi-portato si chiama Ercole e permette di compiere una decompattazione in profondità e un rimescolamento superficiale.

Case IH Magnum 370 CVX

Il Case IH Magnum 370 monta motore FPT (Fiat Powertrain Technologies) 6 cilindri da 8.700 cc di cilindrata, in grado di erogare una potenza nominale di 367 CV, che salgono a 404 con la potenza massima e ulteriormente a 419 con l’Engine Power Management (a regime motore di 2.000 g/min per la potenza nominale e 1.800 g/min per la massima). Gas di scarico al livello di emissioni Stage IIIB grazie al post trattamento con Scr e AdBlue.

La trasmissione a variazione continua CVX, oltre che a scaricare molto bene la potenza al suolo, facilita il risparmio di carburante nonostante la generosa cilindrata, nota molto positiva verificata da Roberto.

Ottimo per il traino

Il peso di 12.850 kg a vuoto, bilanciato ottimamente fra i due assali, è fondamentale per un buon traino e assieme alle dimensioni generose, lunghezza di 6.575 mm e passo di 3.155 mm, permette di sostenere lo sforzo derivato dall’utilizzo del Fontana senza aggiunta di ulteriori zavorre.

“Spesso i terreni argillosi e impermeabili che abbiamo non lasciano scampo, ma qui è la normalità” spiega il proprietario, “ho riscontrato nel 370 un mezzo capace, prestante, e che mi permette di lavorare dove faticavo con dei leggeri 200 Cv”.

La differenza sta nel rapporto peso/potenza: una macchina che ha un peso operativo medio di 135 q.li con 367 CV ha un rapporto di 36 kg per CV, mentre anche uno fra i più leggeri 200 CV (8.500 kg, che andrebbero zavorrati per un migliore bilanciamento) ha un rapporto che non risulta inferiore a 40 kg/CV.

Case IH Magnum 370 CVX

La gestione dei consumi

Sempre numericamente parlando è molto interessante il discorso sui consumi che l’azienda ha rilevato, confrontando il lavoro dell’Ercole e le operazioni tradizionali.

Il paragone è fatto su una superficie di 19,05 ha (50 giornate piemontesi, 3.810 m2 la singola giornata) fra il Magnum 370 e un 200 CV precedentemente utilizzato: si impiegano due giorni per arare tale superficie (mediamente) e altrettanti per erpicarla (con erpice rotante), con un consumo medio all’ettaro rispettivamente di 23,1 l/ha e 18,7 l/ha.

Case IH Magnum 370 CVX

L'attività è svolta con 8 ore di lavoro grazie al Fontana e 14,5 l/ha. Il risparmio sulle spese vive è calcolato basandosi anche sull’usura delle componenti dei due attrezzi da impiegare (versoi, denti dell’erpice rotante, rotture più frequenti rispetto al Fontana), e si aggira intorno ai 1.500-1600 € (rilevamenti relativi al 2019), sempre per la medesima superficie.

Queste usure sono rilevanti a causa non solo del terreno spesso compatto e sabbioso, ma anche per la presenza di sassi con diametro di 15-20 cm, se non più.

Di maggiore rilevanza è l’ulteriore risparmio di costi che si ha evitando l’utilizzo di un operatore per svolgere il lavoro di affinamento del terreno successivo all’aratura. Le pietre sono un’altra delle cause che hanno spinto Roberto all’acquisizione del coltivatore Fontana: l’erpice rotante non può sostenere il lavoro in diversi appezzamenti, perché le rotture diventerebbero davvero troppo frequenti.

Case IH Magnum 370 CVX

Tanti pregi e solo qualche leggero difetto

Le dimensioni mastodontiche per un trattore convenzionale lasciano giustamente a desiderare per quello che riguarda lo sterzo. O meglio, 55° di sterzata non sono pochi, ma non sono abbastanza per questa imponente macchina. Giustamente però, è penalizzato sotto questo aspetto ma si avvantaggia di tutte le altre caratteristiche. Nelle suoi primi sette anni di lavoro il proprietario ha riscontrato ben poche migliorie da apportare.

Riporta solo un leggero difetto riguardante l’inversione di marcia: è leggermente lenta e un po’ scarsa la regolazione dell’aggressività dell’inversore stesso. Per quando riguarda i tasti sulla cloche sono un po’ troppo ravvicinati e, al momento della manovra, non è difficile sbagliarsi e schiacciare i pulsanti affianco che gestiscono gli idraulici piuttosto che il sollevatore.

Case IH Magnum 370 CVX

Rimangono davvero irrilevanti queste note negative rispetto a tutto l’insieme della macchina, ben pensata e realizzata. Il 370 predispone già di tutto il necessario per la guida satellitare integrata, in un’eventuale decisione futura di ottimizzazione dei costi.