La storia dei trattori Ford nel ventennio dal 1954 al 1975 è davvero ricca ed interessante.
Henry Ford aveva sempre teorizzato una sorta di triangolo perfetto composto da un modello ben congegnato, apprezzamento da parte di tanti acquirenti, e bassi costi di produzione per la produzione di massa.
In campo trattoristico però la Ford Motor Company avrebbe imparato a proprie spese che una unica taglia non va bene per tutti.
Sia in America che in Inghilterra, Ford fino al 1954 aveva venduto un modello di trattore rivolto agli "agricoltori medi”, una linea di prodotti semplificata che non era più al passo coi tempi e che si concluse con il modello NAA nel 1954.
In quello stesso anno Ford infatti cambia filosofia e introduce il concetto di differenziazione di gamma trattori con le due serie 600 e 800.
Dai 600 ai "triciclo"
I serie 600 erano pensati per le aziende agricole di piccole dimensioni, La serie 600 adottava lo stesso motore del modello la NAA, il modello 650 adottava un nuovo cambio a 5 marce, e il 660 con in più una presa di forza indipendente.
La serie 800 era più potente e adatta alle grandi applicazioni agricole.
con un motore di cilindrata maggiore rispetto alla serie 600, il nuovo cambio a 5 velocità e la presa di forza indipendente.
Ford era interessato a coprire tutte le nicchie di mercato, e questo motivo per il mercato americano introdusse le serie “a triciclo” 700 e 900 con configurazione a tre ruote per l’appunto.
1957: cambiano estetica e modelli
ll 1957 è l'anno in cui Ford ha decide di attualizzare l'aspetto dei propri trattori. Vengono aggiunte finiture di colore rosso e una sezione trasversale su tutta la griglia frontale.
Tutti i modelli rimangono pressoché immutati, ma il suffisso terminale 1 va a sostituire lo 0 e le differenze del motore tra la serie 601 e la serie 801 è sottolineata dalla denominazione Workmaster per la serie 601 con il piccolo motore di 2.195 cc, e Powermaster per la serie 801 ad identificare il motore da 2.800 cc, entrambe, ricordiamolo, a benzina con la l’opzione del GPL.
Il Fordson Dexta
La produzione inglese proseguiva invece con il solo trattore pesante New Major, tanto che si fece presto sentire la mancanza di un modello di bassa potenza per gli agricoltori più piccoli ed economici, pregiudicando perciò una maggior penetrazione del prodotto Ford in Europa.
Nel 1957 venne così lanciato il Fordson Dexta, dotato di un motore diesel Perkins a tre cilindri.
La gamma Power Major
L'anno successivo il New Major fu sostituito con il modello Power Major, caratterizzato da una versione più potente di quel motore che già aveva rivoluzionato l'industria del trattore in Europa con l'introduzione di un modello a gasolio a un prezzo competitivo.
Arrivano le serie Super
Ford in seguito presentò versioni aggiornate di ciascuno di questi trattori. Il Power Major fu sostituito dal Fordson Super Major nel 1961, e il modello Dexta sostituito con il modello Fordson Super Dexta nel 1962.
Questi due saranno gli ultimi modelli costruiti negli stabilimenti di Dagenham, infatti la produzione fu spostata, sempre in UK, a Basildon nel 1964. Saranno anche gli ultimi modelli prodotti con un progetto esclusivamente britannico: da quel momento i progetti furono unificati USA-Europa.
La trasmissione Select-O-Speed
Nel 1959, Ford introduce la trasmissione Select-O-speed sui modelli prodotti in America 601, 701, 801 e 901. In pratica è un full power-shift con dieci marce in avanti e due retromarce. Tale trasmissione si rivelò in un primo momento un vero disastro dal punto di vista dell’affidabilità.
Fu così completamente riprogettata e solo sulle serie successive divenne davvero con un discreto apprezzamento da parte degli agricoltori.
La serie 2000
Alla fine del 1961, Ford introduce la serie 2000 per sostituire la 601, la 4000 per sostituire la linea serie 801, e il 6000 come il top della linea, con un potente motore a sei cilindri.
Quest’ultimo modello fu un vero fallimento, tanto che la Ford fu costretta a richiamare tutti gli esemplari a causa di seri ed irrisolvibili problemi tecnici.
Questo fatto favorì l’unificazione della produzione tra gli stabilimenti americani ed europei, infatti il Fordson Super Dexta furono esportati in America come il Ford 2000 Diesel, prodotto in Inghilterra come poi accadde con il modello 5000.
Nel 1964, fu inaugurato uno stabilimento ad Anversa, in Belgio, per la produzione di trattori destinati al mercato europeo a coronare la visione di Henry Ford circa la creazione di una catena di stabilimenti per la produzione di trattori a livello mondiale.
Nuova gamma con nuovi motori
Nel 1965, l'intera gamma dal 2000 al 4000 fu rinnovata, con un nuovo motore diesel tre cilindri. Il 5000 fu dotato di un diesel a quattro cilindri, mentre il 6000 fu sostituito con il modello 6000 commander, completamente riprogettato per risolvere i problemi tecnici di cui soffriva.
Questa linea continuerà anche negli anni successivi, dando alla luce poi i modelli 8000 e 9000, fino al 1975.
L'eredità di Ford nei suoi trattori
La Ford Motor Company è stata una delle più riuscite e più grandi aziende del settore trattoristico.
Fu la prima azienda leader ad introdurre in grande stile il concetto produzione di massa, gli altri costruttori dovettero adeguarsi a questi nuovi standard di competitività imposti loro nella produzione di trattori.
I trattori Ford rimarranno a testimoniare come sia stato possibile fare impresa e progresso allo stesso tempo, di quanto abbia potuto dare all'umanità ed in modo particolare al mondo dell'agricoltura e degli agricoltori lo spirito libero e visionario di un grande uomo come Henry Ford.