Le gomme giuste in campo sono senza dubbio fondamentali per raggiungere la massima efficienza del trattore, oltre ad essere tra i fattori che più impattano - positivamente, o anche in negativo - anche sulla tutela di terreno e coltura.

Quale gomma scegliere ce lo mostra Giulia Tonello, imprenditrice agromeccanica e nuovo volto femminile di OmniTrattore.it, nel suo spazio “In campo con Giulia” che la vede - in questa prima puntata - alle prese con un cambio di gomme del suo Fendt Vario 410 per assolvere alle prossime fasi di semina, per una fase colturale in cui il fattore "minimo compattamento" del terreno è una priorità.

Giulia Tonello: il cambio gomme

Crescono le potenze dei trattori e il loro peso

Nell’importanza del cambio degli pneumatici agricoli c’è da considerare che le macchine oggi sono diventate ancora più pesanti rispetto al passato: la trattrice di gamma alta si posiziona ora sopra i 250 CV, con un peso in ordine di lavoro che supera abbondantemente le 10 tonnellate (compresa l’attrezzatura), circa il doppio rispetto vent’anni fa.

Il tradizionale trattore per la semina poi, dagli iniziali 50/60 CV, oggi supera i 100 CV, ma soprattutto la maggior parte delle aziende tendono a usare le macchine da pieno campo anche per operazioni di semina o trattamenti.

… e le dimensioni delle attrezzature

Alla scelta del tipo di pneumatico da cambiare sono correlati vari fattori, come una diversa conformazione delle attrezzature portate e trainate, con l’incremento delle larghezze di lavoro che contribuisce notevolmente a ridurre il numero dei passaggi e quindi la costipazione del terreno agrario; tuttavia dove passano le ruote l’effetto diventa molto evidente.

Giulia Tonello: il cambio gomme

Nella semina del mais a quattro file (Giulia usa una seminatrice a sei file), si ha un’orma ogni due file; raddoppiando il numero di corpi seminanti, la frequenza dei passaggi si dimezza (una traccia ogni quattro file), ma la costipazione può crescere alla massa di trattore e soprattutto attrezzatura più pesante.

Più treni per ogni trattore

Assodata la necessità di non danneggiare gli strati superficiali del suolo, serve scegliere quale tipo di gommatura sia la più favorevole, in relazione ai lavori da svolgere.

Il paradosso è che le esigenze del lavoro in campo stridono con gli aspetti tecnici e settari che riguardano gli pneumatici, soprattutto nell’utilizzo misto. Quando si circola su strada servono caratteristiche ben diverse rispetto al campo: la gomma deve essere rigida e opporre il minimo sforzo al rotolamento.

Quando il trattore esige trattività in campo, è necessario avere gomme in grado di unire la resistenza all’aderenza, con il giusto indice di slittamento, in funzione del massimo sforzo ottenibile.

Giulia Tonello: il cambio gomme

La soluzione ideale, adottata per esempio da Giulia, è quella di avere, per ciascuna macchina agricola, un treno di gomme (e relativi cerchioni) per ogni tipo di utilizzo, in modo da ottimizzare i consumi e le prestazioni, riducendo al minimo i possibili effetti negativi.

Fondamentali sono le ore di lavoro del trattore

L’impiego del cambio gomme in funzione dell’operazione colturale conviene sostanzialmente a contoterzisti o a chi raggiunge, o supera, le 1.000 ore all’anno.

Uno dei casi tipici è il trattore che viene impiegato prima per la preparazione del terreno e la concimazione (bassa pressione e pneumatici larghi) e successivamente per semina e trattamenti. Per il lavoro di trinciatura, che avviene essenzialmente su strada, è ideale un treno di gomme strette e con battistrada poco scolpito e alte pressioni.

Giulia Tonello: il cambio gomme

Il tempo di sostituzione, avendo a disposizione un’officina attrezzata come quella di Giulia (con sollevatore e impianto pneumatico), viene largamente ripagato dai minori consumi di gasolio.

Al piccolo imprenditore conviene al gomma multifunzionale

È naturale che per una macchina impiegata da un piccolo imprenditore agricolo è di gran lunga preferibile utilizzare gomme polivalenti che, se troveranno il loro impiego ottimale solo in poche situazioni, potranno però garantire una lunga durata senza costi aggiuntivi o imprevisti.

Un treno di gomme aggiuntivo in queste situazioni è improponibile, tanto che la soluzione migliore è oggi rappresentata da una gommatura a sezione leggermente ribassata, con costole di aderenza alte e centro aperto, adatta a un impiego misto. 

Giulia Tonello: il cambio gomme

D'altro canto però, non è detto che lo pneumatico unico sia inadatto, ad esempio, al contoterzista: vi sono trattrici destinate quasi interamente al traino (rimorchi, falciacondizionatrici, rotopresse) e altre che vengono impiegate per il 90% per le lavorazioni pesanti (aratura, ripuntatura, livellamento), per le quali non ha molto senso prevedere una gommatura diversa.

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