C'è il Pellenc POWER 48, un pettine olive, tra le mani e in spalla di Giulia Tonello. La campagna umbra è stata lo scenario per un test in oliveto con Pellenc Italia, con cui Giulia ha dato una pettinata a piante secolari, con un'attrezzo professionale full electric. 

Abbacchiatore, scuoti olive, agevolatore di raccolta per l’appunto. Chiamatelo come volete, ma un attrezzo come questo fa la differenza in una delle attività di raccolta più complesse, delicate e anche faticose in agricoltura.

Cogliere una drupa può sembrare semplice, infatti, ma solo in apparenza. Questa operazione quella che conclude la stagione olivicola e oltre a a un grande impegno fisico richiede una serie di conoscenze tecniche. Inoltre deve essere svolta con tempi e metodi precisi dato che la tempistica con cui si raccolgono le olive determina il risultato finale della campagna. 

Pellenc POWER 48: l'abbacchiatore in prova con Giulia Tonello

POWER 48: velocità senza eguali

Con queste premesse si capisce quanta attenzione Pellenc abbia riservato allo sviluppo dell’agevolatore di raccolta a batteria POWER 48, attrezzo potente e redditizio grazie  al motore brushless, che lo rende fino a otto volte più rapido rispetto alla raccolta manuale, salvaguardando allo stesso tempo l’albero, i frutti e i rami, oltre a portare un miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori, grazie alla sua leggerezza e comodità di utilizzo. 
 
 

Modello P230 T220 - 300  
Lunghezza con testa SOLO  220 cm   230-310 cm 
Potenza motore   480 W  480 W 
Peso   2.600 g  3.200 g 

Design ed ergonomia ricercata

Il design è stato specificatamente progettato per rendere perfetta ergonomia. Le dita sono in fibra di carbonio con la possibilità di utilizzare copridita in silicone, in modo da riuscire a lavorare anche sui frutti più delicati. 

L’impugnatura è realizzata in modo da assicurare sempre il massimo del controllo e della precisione durante il lavoro, anche durante la raccolta delle olive più alte. 

Pellenc POWER 48: l'abbacchiatore in prova con Giulia Tonello

Sono disponibili inoltre due teste di raccolta per il POWER 48: la storica testa SOLO che da sempre caratterizza gli agevolatori Pellenc, in grado di assicurare una capacità di raccolta senza eguali, e la nova testa DUO, per il massimo della comodità di lavoro e durata della batteria.  

La sostituzione della testa avviene in pochi minuti. 
 

Due aste disponibili

Qui in campo poi, mi è piaciuta molto la possibilità di scegliere tra due configurazioni dell’asta: una fissa da 230 cm e una telescopica da 220 a 300 cm; è anche per questo che il Pellenc POWER 48 si adatta a tutte le tipologie di oliva: verdi, mature e olive da tavola e in tutte le condizioni operative. 

E a proposito di operatività, ci sono due modalità di utilizzo disponibili: la modalità “slow” rallenta il numero di battute del pettine quando questo non è in fase di raccolta così da assicurare il massimo del comfort durante gli spostamenti tra le piante, e una maggiore autonomia della batteria.

Pellenc POWER 48: l'abbacchiatore in prova con Giulia Tonello

Nel momento in cui POWER 48 entra a contatto con la pianta, riprenderà la sua normale velocità di movimento. 
Si può poi decidere tra due velocità di funzionamento, in base alla tipologia del frutto da raccogliere.

Motore da 48 V

Ma come abbiamo imparato da Pellenc anche nei video passati, l’efficacia di un attrezzo arriva anche dalle parti che non si vedono, e il Power 48 non fa eccezione. 

Pellenc POWER 48: l'abbacchiatore in prova con Giulia Tonello

Il motore da 48 V di questo pettine vibrante può infatti essere alimentato da una batteria multifunzione PELLENC o da una batteria convenzionale da 12 V grazie al convertitore 12/44V. 

E per quanto riguarda l’autonomia? Questa dipende dal tipo di cultivar e dall’impostazione del cantiere di lavoro, ma Pellenc dispone di una vasta gamma di batterie, così da scegliere quella più adeguata alle diverse necessità, in modo da coprire tranquillamente un’intera giornata di raccolta.
 

Fotogallery: Pellenc POWER 48: l'abbacchiatore in prova con Giulia Tonello