Agrivoltaico: nuovo decreto per 1,04 Gw entro il 2026.

Se nel 2024 prendono il via gli incentivi per le Zone economiche speciali (Zes), sono già attive le nuove modalità operative del fondo di garanzia per Pmi e MidCap e partono gli indennizzi di Simest per le aree alluvionate della Toscana e vari bandi regionali, l’annuncio più atteso riguarda l’avvio degli incentivi per il settore fotovoltaico, seppur limitati a settori specifici.

In attesa delle modalità operative...

Anche se gli incentivi sono teoricamente cedibili su investimenti realizzati dal 1° gennaio, il mondo imprenditoriale attende un decreto ministeriale che definisca iter di accesso al beneficio, criteri e modalità di applicazione e fruizione del credito d’imposta.

Agrivoltaico: nuovo decreto per 1,04 Gw entro il 2026

Oltre a determinare anche le modalità di controllo perché non venga superata la soglia dei fondi

stanziati. Per questo dovrà essere previsto un apposito contatore.

Bisognerà capire se le imprese potranno prenotare risorse in anticipo per garantirsi una copertura certa o se saranno costrette a fare investimenti senza sapere se avranno il sostegno necessario, specialmente quando si avvicinano al raggiungimento del limite disponibile del finanziamento.

La trasmissione del decreto agrivoltaico

Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha firmato e trasmesso alla Corte dei conti un nuovo decreto per favorire - con contributi a fondo perduto e tariffe incentivanti - l’installazione di impianti agrivoltaici avanzati.

Il ministero punta a installare almeno 1,04 Gw di sistemi agrivoltaici innovativi entro il 30 giugno 2026.

Il decreto vuole favorire soluzioni costruttive innovative per la coesistenza di più usi del suolo, rendendo la produzione fotovoltaica di energia compatibile con le attività agricole e utile a migliorarne la redditività.

Agrivoltaico: nuovo decreto per 1,04 Gw entro il 2026

Il contributo in conto capitale è finanziato attraverso l’investimento del PNRR, pari a oltre un miliardo di euro, mentre per la tariffa incentivante si stima un importo annuo di 21 milioni di euro, a valere sugli oneri di sistema, per un totale di 1,7 miliardi di euro.

L'equo accesso al contriuto

Per garantire il più ampio accesso dell’imprenditoria agricola ai benefici promossi, si è stabilito di destinare un contingente di 300 MW al solo comparto agricolo per impianti di potenza fino a 1 megawatt, con accesso tramite registri.

Un secondo contingente di 740 MW è invece dedicato sia al comparto agricolo che alle associazioni temporanee di imprese, che includano almeno un soggetto del comparto agricolo, con accesso tramite la partecipazione a procedure competitive per impianti di qualsiasi potenza.
 
Gestore della misura e dell’accesso al meccanismo incentivante è il Gestore Servizi Energetici (GSE).