Contributi a fondo perduto per l’innovazione agricola: proviamo a riassumere come funzionano e chi può beneficiarne.

I contributi sono destinati a PMI operanti nei settori agricoltura, pesca e acquacoltura.

È, infatti, di recente approvazione il decreto che mette a disposizione incentivi per lo sviluppo di progetti innovativi da parte di Piccole e Medie Imprese operanti nei settori agricoltura, pesca e acquacoltura. Nello specifico, i contributi a fondo perduto – erogati dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAAF) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) – hanno lo scopo di favorire l'incremento della produttività attraverso l'utilizzo di tecnologie innovative.

Foto - Contributi a fondo perduto per l’innovazione agricola

La cifra messa a disposizione è di 75 milioni di euro per ogni anno, a partire dal 2023 e fino al 2025. Per poter accedere agli incentivi, è necessario presentare una domanda (ISMEA, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, fornirà presto la modulistica per poterla presentare all’interno del proprio portale online ufficiale), in attesa di un successivo provvedimento che ne approfondirà i dettagli.

 

Chi può accedervi?

Come anticipato in apertura, i contributi sono destinati alle imprese (dei settori agricoltura, pesca e acquacoltura) che hanno intenzione di modernizzare la propria azienda con investimenti compresi tra i 70.000 e i 500.000 euro (per la pesca il limite minimo è di 10.000 euro); ciascun’impresa dovrà comunque tenere conto dei limiti e i massimali presenti a livello europeo sull’accesso agli aiuti.

Dunque, possono accedere ai contributi le PMI, sia indipendenti che associate, che rispettano i seguenti requisiti: iscrizione al Registro delle Imprese come impresa agricola, oppure impresa ittica, oppure impresa agromeccanica; attività da almeno da due anni; sede operativa della PMI nello stato italiano; non deve evidenziarsi alcuna situazione di difficoltà; e non bisogna aver ricevuto aiuti europei incompatibili con questo incentivo.

Foto - Contributi a fondo perduto per l’innovazione agricola

Le spese ammissibili

Per essere ammissibili, le spese sostenute della PMI devono riguardare l’acquisto di beni nuovi di fabbrica. In particolare sono ammesse ai contributi le seguenti spese:

a) macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino i requisiti indicati nell’art.5, comma 1 lettera a del decreto.

b) macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia

c) macchine per la zootecnia. In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazioned) trattrici agricole (secondo le modalità indicate nel bando)

e) investimenti per la pesca e l’acquacoltura, anche questi secondo le modalità riportate nell’art.5 del decreto.

Foto - Contributi a fondo perduto per l’innovazione agricola

Le percentuali dei contributi

Per sostenere gli investimenti tecnologici è concesso un contributo a fondo perduto, erogato in forma diversa in base alla natura dell’impresa.

Per le PMI agricole o della pesca la percentuale massima del contributo è determinata come segue: fino al 75% delle spese sostenute per investimenti fino a 100.000 euro; fino al 65% delle spese sostenute per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro; fino al 55% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro; fino al 45% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro.

Quando il beneficiario è una PMI Agromeccanica ovvero una PMI Agricola che svolge un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell’Aber, i massimali salgono al: 100% per investimenti fino a 100.000 euro; 90% per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro; 80% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro; 70% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro.

Foto - Contributi a fondo perduto per l’innovazione agricola

Compatibilità con altri aiuti di Stato

Infine, per quanto riguarda la compatibilità con altri aiuti di Stato, l’articolo 6 del decreto recita:

Gli aiuti concessi in forza del presente decreto possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, compresi gli aiuti «de minimis», e con i pagamenti di cui al Regolamento (UE) 2021/2115 e di cui al Regolamento (UE) 2021/1139, nella misura in cui tali aiuti riguardino costi ammissibili individuabili diversi.

Gli aiuti possono, altresì, essere cumulati con qualsiasi altro aiuto di Stato, compresi gli aiuti «de minimis», e con i pagamenti di cui al Regolamento (UE) 2021/2115 e di cui al Regolamento (UE) 2021/1139, in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto o dell'importo di aiuto consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.