Il NeXat è un mezzo agricolo “tutto in uno” di coltivazione, una sorta portattrezzi autonomo, con grande larghezza operativa, in grado di svolgere tutto il lavoro tradizionale di un’azienda agricola.

Fin dalla sua presentazione e dalle prime immagini del rendering, il mezzo tedesco ha destato interesse e ovvio scetticismo per un veicolo industriale al di fuori di ogni canone tecnico visto fino ad oggi.

Leggendo però la storia di NeXaT giovane società fondata nel 2017 dall’azienda Kalverkamp Innovation, si scopre che nel 2022, grazie al suo omonimo concept di porta attrezzi autonomo e flessibile, è stata riconosciuta con l’unica medaglia d’oro conferita nell’ambito del concorso Agritechnica Innovation Awards 2022.

NeXaT: il sistema

L'oro di Agritechnica 

Un premio abbastanza importante quello vinto da NexaT, se si considera che la giuria tedesca lo ha selezionato tra 160 candidature valutate in maniera molto severa su funzionalità inedite, atte a migliorare un processo produttivo.

E ancora la riduzione del carico di lavoro associata al miglioramento del benessere e della sicurezza dell’operatore, massimizzazione di sostenibilità e minor compattamento del terreno.

NeXaT è, in sostanza, un trattore “all-in-one”

Caratteristiche rivoluzionarie che hanno convinto la giuria di esperti tedesca di assegnare la medaglia d'oro proprio al “sistema trattore” NeXaT.

Ma, in definitiva, cos’è il Nexat di preciso? Innanzitutto è concetto di sistema di produzione globale completamente nuovo, fondato su un veicolo portante intercambiabile di grande ampiezza azionato elettricamente.

NeXaT: il sistema

Il NeXaT è, in sostanza, un trattore “all-in-one” in grado di gestire tutte le fasi del lavoro tradizionale di un’azienda agricola, dalla lavorazione del terreno alla semina e alla protezione delle colture fino alla raccolta.

Concezione modulare e attrezzi portati

La tecnologia operativa della macchina necessaria all’operazione in campo, la vecchia attrezzatura insomma, può essere installata di volta in volta in modo modulare sul trattore tramite un sistema di cambio rapido senza alcun sottocarro aggiuntivo e separato.

Gli attrezzi di lavorazione del suolo e di trattamento delle colture vengono portati, anziché trainati, il tutto a vantaggio della produttività.

NeXaT: il sistema

Minima superficie di rotolamento

Il design di questa macchina in grado di operare in autonomia ed estremamente versatile, con il suo ampio telaio, due cingoli a ogni estremità e la larghezza di lavoro sempre costante (6-24 metri), incarna poi i principi dell’agricoltura a traffico controllato (Control Traffic Farming-CTF), limitando il più possibile la superficie di rotolamento lungo tutto il percorso di coltivazione.

Nella versione con larghezza operativa di 12 metri è il 95% il totale della superficie coltivabile totale che non viene calpestata dai cingoli.

NeXaT: il sistema

Ma non è tutto: in NeXaT sostengono che con il loro portattrezzi migliori drasticamente l’accumulo di humus e il contrasto all’erosione di vento e dell’acqua.

Funzionamento autonomo e cabina girevole ad alta visibilità

NeXaT: il sistema

Gli attrezzi di lavoro sono accoppiati tra i quattro grandi sottocarri elettrici cingolati, che possono essere ruotati di 90 gradi per la marcia su strada.

 Alimentazione elettrica su base Diesel 

A fornire l’elettricità a una trazione elettrica sono, per ora, i due motori diesel indipendenti da 545 cavalli ciascuno, che fingono da cogeneratori. Per massimizzare l’aspetto ecologico, inoltre, la driveline del NeXaT è già predisposta per il funzionamento tramite cella a combustibile con idrogeno verde.

Si trasforma in una vera mietitrebbia

A sottolineare la sua notevole multifunzionalità, NeXatT riesce persino a trasformarsi, con il modulo di raccolta NexCo integrato, in una vera mietitrebbia, capace di raggiungere portate di grano che vanno dalle 130 alle 200 tonnellate per ettaro.

NeXaT: il sistema

Il nuovo concetto Dual-Axial-Flow utilizza un rotore assiale lungo 5,8 metri, disposto trasversalmente alla direzione di marcia, che assorbe il flusso di raccolto introdotto con grande efficienza energetica al suo centro e lo divide in due flussi paralleli.

In trebbiatura le prestazioni sarebbero quasi da record secondo il costruttore tedesco: la velocità operativa del nuovo modulo trebbiante si attesterebbe a circa il doppio rispetto alle macchine tradizionali, e la distribuzione uniforme della paglia ottenuta da due trinciapaglia, posti a ciascuna estremità del rotore, con una larghezza di taglio di 14 metri.

Ulteriore dotazione di punta, la tramoggia per cereali da 32 metri cubi, che consentirebbe lo svuotamento a fine campo con una velocità di scarico di 600 litri al secondo, un minuto circa, eliminando la necessità di fare ricorso ad un mezzo di trasporto.

Non solo sostenibilità

Da quanto avete potuto vedere e ascoltare il tema della sostenibilità ricopre un ruolo centrale nello sviluppo dell’innovativo porta attrezzi, soprattutto in termini economici, in primis perchè riduce al minimo il numero di macchine all’opera attraverso il concetto modulare: meno costi di acquisto e un potenziale di risparmio energetico del 20-40 per cento rispetto ai mezzi convenzionali.

NeXaT: il sistema

E sul fronte del rendimento non sembrano impossibili aumenti nell’ordine del 10-20 per cento. Il che può significare un incremento della redditività pari al 20-50 per cento, associati a interessanti risparmi a livello di tempo e manodopera.

Fotogallery: NeXaT: il sistema "tutto in uno" di coltivazione