L'albero cardanico sembra un semplice pezzo di metalli ricoperto di plastica ma riapre un ruolo fondamentale tra le componenti del trattore e dell'attrezzatura, tanto che necessita una costante cara e attenzione.
La sua efficienza è fondamentale visto che si tratta dell'elemento che trasmette il moto rotatorio del trattore a tutti gli attrezzi utilizzati per il lavoro nei campi. Andremo a considerare quella che è la gestione di un albero cardanico (fornitoci da Kramp), nel suo controllo sullo stato e nella manutenzione.
Presente dall'alba dei tempi in agricoltura
Questo sistema è stato pensato e concepito in epoca antica, addirittura nel terzo secolo avanti cristo, e il suo funzionamento non ha subito sostanziali modifiche se non nella scelta dei materiali e nel perfezionamento tecnologico.
Essendo un sistema tanto longevo viene quasi dato per scontato, ma la rottura del giunto cardanico crea problemi enormi, che rendono impossibile il normale svolgimento dei lavori sui terreni agricoli.
Vediamo quindi come funziona un giunto cardanico nello specifico e quali sono tutte le implicazioni della sua manutenzione, dal montaggio e smontaggio per sostituzione fino a particolari basilari come la lubrificazione.
La struttura del cardano
Chiamato anche albero cardanico o semplicemente cardàno, questo elemento è un organo meccanico snodabile che permette la trasmissione cinetica, quindi di movimento e potenza, tra due assi in rotazione o organi in movimento.
Con il tempo questo sistema, basato su un principio antico, ha visto perfezionarsi la sua struttura, garantendo prestazioni sempre migliori.
Giunti come quello omocinetico (come quello fornitoci da Kramp), permettono infatti la trasmissione della potenza senza dispersioni, mantenendo inalterato il numero di giri sia in entrata che in uscita dalla presa del motore, e garantendo allo stesso tempo il funzionamento ottimale con qualsiasi angolo di snodo.
Il giusto dimensionamento
Quando si deve scegliere il giunto cardanico perfetto per il proprio trattore è bene sapere anche la potenza adatta con cui dimensionarlo in vista dell'utilizzo che vogliamo farne.
Gli alberi cardanici hanno infatti diverse categorie di potenza che possono sopportare, e sottostimare questo fattore porterebbe inevitabilmente alla rottura del giunto cardanico.
Gli indicatori utilizzati per quantificare la potenza massima di un giunto cardanico sono le dimensioni del cuscinetto e dell'altezza, in pratica quindi la grandezza delle parti del sistema direttamente interessante alla trasmissione cinetica, quelle che fanno il vero e proprio lavoro connettendosi con gli elementi in entrata e in uscita.
Le categorie di potenza hanno quindi anche un valore massimo di potenza trasmessa misurata su due livelli di giri del motore a 540 giri e 1.000 giri e partono dalla categoria numero 1 fino ad arrivare alla 8 con potenze crescenti.
Prima di installare un nuovo albero cardanico, è dunque necessario sapere con perfezione la potenza del motore al quale sarà connesso per acquistare il giunto della giusta categoria.
Massima cura per l'"Albero"
I tanti giri e le sollecitazioni a cui è sottoposto il cardano richiede la massima cura, a partire dalla sua lubrificazione, in modo da evitare così brutte sorprese.
Parlando di lubrificazione giunto cardanico è utile sapere ad esempio che si tratta di un'operazione piuttosto semplice, che in realtà richiede molto semplicemente il passaggio degli elementi interni con del grasso per facilitare il movimento rotatorio interno ed evitare frizioni tra gli elementi che causerebbero un'elevata usura del giunto nel tempo.
Come approcciare la manutenzione del cardano
Per fare questa operazione, in verità nemmeno troppo complicata, occorreranno: pinze, pressa, grasso o lubrificante, un martelletto e ovviamente tanti stracci.
Serve posizionare il cardano sul banco da lavoro, e sfiliamo tutti gli anelli di sicurezza della crociera ovvero il corpo centrale dell'albero cardanico.
Una volta effettuata questa operazione con l'ausilio della pressa da banco si può estrarre la boccola centrale. Questa è l'operazione più delicata e difficoltosa, ma lavorando con precisione non sarà difficile completare il necessario.
Si deve avere cura di fissare nella morsa da banco il giunto nella parte interessata del corpo centrale, e a quel punto con l'aiuto di un martelletto e degli stracci di protezione andare ad alleggerire il blocco centrale per prepararlo all'estrazione.
Facendo leva sulle due parti di innesto (alta e bassa) della boccola centrale andare ad aiutarsi per sfilare questo elemento e una volta uscito dalla sede originale andare a fare la dovuta manutenzione con pulizia ed applicazione del nuovo strato di grasso.
Fatta questa operazione, capire come montare un giunto cardanico non sarà difficile perché basterà seguire il procedimento inverso.