Banner Lane in Inghilterra è un mito: fu per molti anni il sito industriale, per la fabbricazione di trattori Massey Ferguson, più grande al mondo. 

Ma per capire quello che per l'agromeccanica inglese e globale il sito produttivo bisogna fare un balzo indietro nel passato, nel 1946.

Barry Lane: la fabbrica di trattori Massey Ferguson

Parte da qui la storia di uno degli stabilimenti di trattori più grandi e importanti al mondo, quello di Banner Lane, in Inghilterra, che in 56 anni ha sfornato qualcosa come 2 milioni di trattori.  

Ancora oggi Banner Lane, significa molto per molte persone, non solo per coloro che hanno lavorato lì, ma per i numerosi proprietari e appassionati di trattori Ferguson e successivamente Massey Ferguson disseminati in tutto il mondo, nati proprio in quello stabilimento. 

L’industria bellica e la sua conversione 

La storia di Banner Lane parte in realtà molti anni prima, nel 1930. Con l'aumento della domanda di aerei militari e motori aeronautici all'inizio della seconda guerra mondiale, in tutto il Regno Unito vennero finanziate un certo numero di fabbriche belliche.

Barry Lane: la fabbrica di trattori Massey Ferguson

Fu la Standard Motor Company ad accettare di gestire il sito per un costo di £ 40.000 all'anno. L'impianto di Banner Lane produsse così l'enorme motore Bristol Hercules, montato sul bombardiere Wellington e su molti altri aerei.  

La conversione con Standard

Con la fine della guerra nel 1945 l'impianto fu rapidamente chiuso e la Standard Motor Company negoziò un contratto di locazione con Harry Ferguson per produrre il nuovo trattore a marchio Ferguson in UK.  

Così, nel settembre 1945,un contratto storico, nelle cui clausole c’era una tassa per ogni trattore prodotto, accettando di fondo un piano industriale da 200 trattori al giorno. 

Barry Lane: la fabbrica di trattori Massey Ferguson

 La repentina rottura del’asset sociatario 

Ma l’accordo Standard Motor Company-Ferguson non nacque sotto buoni auspici. Furono tante le controversie e disaccordi tanto che nell’estate del 1959 Standard cessò bruscamente ogni rapporto con Massey Ferguson, inclusa la fabbricazione di trattori.  

Durante questo periodo Harry Ferguson aveva venduto marchio e produzione alla canadese Massey Harris: nel 1953 nasceva così Massey Harris Ferguson, divenuta poi solo Massey Ferguson.  

Il nuovo assett societaio nasceva con un accordo strappato alla Standard Motor Company per l’affitto della fabbrica e delle linee produttive di Banner Lane: era l’anno 1956. 
 

Massey dal Canada

Ma Massey Ferguson cosa era a quei tempi? L’azienda, che ha avuto sede in Canada fino al 1988, successivamente ha trasferito il suo quartier generale a Buffalo, New York, fino alla totale acquisizione da parte di AGCO.

Barry Lane: la fabbrica di trattori Massey Ferguson

Le radici canadesi dell'azienda risalgono al 1847 a Newcastle, Ontario. Fondata come Newcastle Foundry and Machine Manufactory, ha realizzato alcune delle prime trebbiatrici al mondo. 
 

L’epopea di Massey-Harris 

Massey-Harris invece divenne celebre per la produzione di trattori a vapore e uno dei primi a quattro ruote motrici al mondo.

Come molte altre aziende di meccanica pesante di quel periodo è stata convertita temporaneamente a industria bellica a supporto dell'esercito americano durante la grande guerra.

I primi trattori includevano il Massey-Harris GP 15/22 da 20 cavalli e il Massey-Harris Pacemaker da 25 cavalli. 

L'azienda ha anche sviluppato la prima mietitrebbia semovente al mondo, rivoluzionando così la raccolta dei cereali. 

Nel 1955 fu introdotto il Massey-Harris 50 da 30 cavalli dopo la fusione che creò Massey-Harris-Ferguson. Era basato sul Ferguson TO-35 ed era prodotto anche come F-40 per i concessionari Ferguson. L'ultimo trattore a marchio Ferguson che uscì dalla linea di produzione a Banner Lane fu il T20: era il 1956 e la produzione aveva sfornato già qualcosa  come oltre mezzo milione di trattori. 

L’epoca d’oro di Massey Ferguson 

È il dicembre 1957 e dal sito di Banner Lane esce l’MF35, il primo trattore a marchio Massey Ferguson, I serie 35 divennero subito molto popolari e venduti in tutto il Regno Unito, Australia, Irlanda e Stati Uniti. 

Negli anni successivi Massey Ferguson ha effettuato diverse acquisizioni per guadagnare nuove quote di mercato, tra le tante ricordiamo Hanomag-Cura in Argentina, l'azienda australiana HV McKay (che ha inventato la mietitrebbia), Landini, Perkins ed Eicher in Germania. 

Massey Ferguson iniziò persino a produrre motoslitte nel 1969, business che ebbe una discreto successo a livello globale, tanto che l’attività continuò fino al al 1977. 

L’inizio della crisi 

A metà degli anni 70, nonostante la crescita continua decennio precedente, l'azienda iniziò a navigare cattive acque. 

Nel 1978, Conrad Black entrò nel consiglio d’amministrazione di Massey Ferguson, assumendone infine il controllo il controllo per avvallarne importanti programmi di riduzione dei costi. Ma il declino mondiale del mercato delle macchine agricole, combinato con l'inflazione elevata, gli alti tassi di interesse interni e una grave recessione, fecero scivolare nuovamente Massey Ferguson in perdita. 

Barry Lane: la fabbrica di trattori Massey Ferguson

Tanto che il gruppo Volkswagen nel 1979 tentò di acquistare di acquistare il 51%, ma la manovra fu bloccata dallo stesso Black. 
Un anno dopo Black si dimetteva da presidente lasciando un’azienda in totale difficoltà. 

Un punto di riferimento per mezzo mondo 

Ma ritorniamo a Banner Lane. Massey Ferguson ha fatto crescere in maniera quasi esponenziale il sito industriale, tanto negli anni d’oro si affermò come il più grande impianto di produzione di trattori al mondo, anche dopo l’acquisizione di AGCO nel 1994, diventando il quatier generale di tutte le strategie del gruppo in Europa, medio ed estremo Oriente. 

Barry Lane: la fabbrica di trattori Massey Ferguson

Iconico fu sicuramente il grattacielo Massey Ferguson inaugurato ufficialmente nel settembre del 1966 che ospitava uffici per circa 500 persone. 

Ma la grandezza strutturale di quell’industria meccanica del dopoguerra  che era Banner Lane è stata anche l’incipit del suo declino. Troppo estesa, in un sito delocalizzato rispetto alle tratte industriali logistiche europee e soprattutto con linee produttive arrivate a un’inevitabile obsolescenza.

Barry Lane: la fabbrica di trattori Massey Ferguson

Tutte queste motivazioni costrinsero a delocalizzare in altre aree  la produzione delle nuove generazioni di trattori Massey Ferguson, in particolare a Beauvais in Francia.  
 

La chiusura degli impianti produttivi 

E quando la produzione fu ulteriormente razionalizzata e si dovette decidere se salvare Banner Lane o Beauvais, lo stabilimento francese ebbe la meglio anche grazie al supporto delle pressioni di governo e sindacati francesi e Banner Lane ebbe la peggio.

L'ultimo trattore, il 3 e 307.996esimo è uscito dalla linea di produzione la vigilia di Natale 2002.  

Barry Lane: la fabbrica di trattori Massey Ferguson

Tutto il sito produttivo è stato destinato a zona residenziale. Uno smantellamento epocale, uno tra i più imponenti della storia industriale europea chiusosi con la suggestiva demolizione della Tower Block, fatta brillare l'8 luglio 2012, che ha forse meglio di ogni altra immagine rappresentato un passaggio storico verso la nuova era di trattori Massey Ferguson.