Caffini ha brevettato qualche anno fa un sistema abbinato a un normalissimo polverizzatore trainato che, grazie al solo utilizzo dell’acqua CAFFINI è in grado di effettuare il diserbo meccanico senza l’ausilio di prodotti chimici.
Una soluzione di questo tipo torna prepotentemente in voga nel 2022, con l'incremento di prezzo di tutti i prodotti fitofarmaceutici a cui l'impresa agricola deve fare fronte.

L'idea di Caffini è sostenibile e conveniente
Caffini è ben consapevole che nell’economia di un’azienda agricola una parte cospicua dei costi aziendali la occupano i prodotti fitosanitari destinati alla cura e alla protezione delle colture.
Fra questi i diserbi sono impiegati generalmente per la lotta alle malerbe, che viene effettuata in diversi interventi annuali a seconda del tipologia di coltivazione e di emergenza delle piante da contrastare.

All’interno di frutteti e nei vigneti per risparmiare sull’acquisto dei diserbi molti agricoltori effettuano la lotta alle infestanti con metodi meccanici, grazie alle attrezzature per il lavori nell’interfila presenti sul mercato.
Il ricaccio delle infestanti è però un problema a volte troppo insistente ed è necessario intervenire meccanicamente più frequentemente nei periodi di massimo vigore delle malerbe per riuscire a contrastarle.
Acqua preziosa anche contro le infestanti
Caffini ha creato il GrassKiller e lo ha reso capace di effettuare un diserbo più efficace sfruttando la risorsa più abbondante sul pianeta: l’acqua. L’idrozappa è stata chiamata GrassKiller, un nome che ne evince l’aggressività della propria azione. Lo ha potuto constatare l’Azienda Agricola La Travaglina, nel comune di Santa Giuglietta in provincia di Pavia, che ha testato il Caffini GrassKiller.
All’interno dei filari le infestanti, alte anche 30-40 cm, sono proprio lasciate incontrollate per scelta da parte dell’azienda, che interviene meccanicamente poche volte all’anno per ridurre ulteriormente i costi.

Il Caffini GrassKiller è un attrezzo trainato che si basa su un concetto piuttosto semplice: pressurizzare l’acqua per ottenere un effetto distruttivo contro le malerbe fino a 5 cm di profondità, frantumando così anche i rizomi più resistenti.
Questa operazione permette di prolungare i tempi di ricrescita delle erbe infestanti e mantenere, se applicata per diversi anni, una pulizia ottimale anche con pochi interventi all’anno, che si riducono a 2 se la pratica viene attuata almeno per 2-3 anni.
Grasskiller è stato infatti testato per due stagioni presso l’Azienda Allegrini Estates in Valpolicella, dimostrando che sono necessari un numero ridotto di passaggi per avere una pulizia ottimale e senza creare danni a corteccia e apparato radicale delle piante.
Diserbatrice ad acqua: come funziona
Il sistema GrassKiller di Caffini è stato brevettato a livello Europeo, con la sensazione che possa davvero essere una macchina al passo con le ultime richieste di mercato.
Il suo nome identificativo corretto è diserbatrice ad acqua, costituita da una cisterna che, a seconda dei modelli, ha capacità di 600, 800, 1.000, 1.500 o 2.000 L.
Tra serbatoio e timone è collocato tutto il sistema che permette di effettuare l’idrodiserbo: una pompa a pistoni che lavora a 1.000 bar di pressione invia l’acqua fredda, che non necessita di alcun tipo di trattamento, a una testa rotante.

Su quet’ultima, azionata da un motore idraulico, sono fissati gli ugelli posti verticalmente. La velocità di rotazione del disco portaugelli è di 600 g/min e, alla velocità di avanzamento di 2,5 km/h, garantisce una totale copertura dell’area interessata.
Naturalmente tutti i componenti sono stati realizzati per lavorare con questa forte pressione, alla quale nessuna attrezzatura agricola si era mai spinta per effettuare un diserbo. Il filtro di aspirazione installato è da 220 mesh, la portata della pompa a pistoni è di 13/l a 500 g/min, la valvola di sicurezza è tarata a 1.150 bar con piombo di sicurezza e la valvola by-pass è a comando elettroidraulico per l’azzeramento della pressione.
Anche le tubature sono molto più robuste: sopportano pressione di lavoro costante di 1.250 bar con indice di sicurezza 2.5 per pressione di scoppio; sono rivestiti con guaina di protezione e, per non farsi mancare niente, sono dotati del sistema anti sfilamento dei tubi con cordino d’acciaio di ritenzione.
L’azione sotto il manto erboso è evidente fin dall’istante del passaggio della macchina, ma gli effetti si notano maggiormente dopo qualche giorno dopo l’attività del GrassKiller. I residui, costituiti da materiale sminuzzato e disgregato finemente, seccano con il tempo e rimangono come deposito di sostanza organica.
Impatto minimo sulla struttura del terreno
Con il GrassKiller di Caffini il terreno rimane lavorato con un aspetto simile a quello di una zappa e, di conseguenza, anche il dilavamento in collina viene ridotto. La testa rientra in presenza della pianta grazie al tastatore e, con le modifiche apportate ultimamente, si svincola dalla ruota di appoggio dell’esemplare prototipo per seguire ancor meglio le asperità del terreno.

Il sistema flottante permette di lavorare anche in pendenza e di avere i getti sempre perfettamente perpendicolari al terreno, garantendo così un’azione efficace anche negli interfila meno pianeggianti. I comandi, a portata di mano dell’operatore, hanno azione di: estensione ed inclinazione della testata, attivazione rotazione della stessa, messa in pressione ed erogazione dell’acqua e, attivando un fungo di emergenza, azzeramento di pressione e rotazione.
Per la massima sicurezza sulla testata viene installato un proximity: strumento capace di rilevare i gradi di inclinazione della testata per i trattamenti nei vigneti in giropoggio. Quando l’inclinazione supera i 10° il sistema interviene azzerando pressione e rotazione della testata. L’efficacia della macchina è garantita e la sua semplicità, in tutto rispetto dell’ambiente e in piena sicurezza per l’operatore, è un punto di forza gradito dall’utente finale.
Un tasto dolente deve essere affrontato per chi non ha la possibilità di avere grandi riserve d’acqua a disposizione in azienda: il consumo di sola acqua fredda/temperatura ambiente è di 2.000 l/ha, in filari da 2,5 m di larghezza. Il consumo per metro lineare è pari a una comune lattina per bibite: 33 cc. Questo consumo limita, purtroppo, le possibilità di utilizzare liberamente la macchina e implica la disponibilità di grandi quantità d’acqua all’interno dell’azienda, elemento non sempre disponibile in dosi elevate soprattutto nelle aziende vitivinicole.


E se si usasse la pioggia?
Basterebbe, però, l’installazione di una cisterna sufficientemente capiente per la raccolta di acqua piovana per sopperire a buona parte del fabbisogno dell’attrezzo di Caffini. Certo, le quantità richieste sono notevoli, ma la materia utilizzata è comunque quella più facilmente reperibile in natura. la domanda quindi è: perché non sfruttare questi vantaggi?

Caffini con il GrassKiller si prende il merito indiscusso di apportare una grande novità nel settore della lotta alle infestanti, grazie a una macchina che, come tutte, ha dei limiti fisici – e anche di prezzo - non indifferenti ma elimina completamente il diserbo chimico, ottenendo quasi gli stessi effetti.
E per chi sia scettico su questo nuovo attrezzo: mai s’iniziano a sviluppare nuove tecniche; mai queste tecniche potranno essere perfezionate negli anni. GrassKiller è creato per la lavorazione sotto chioma in tutti i sistemi d’impianto di vigneti e frutteti: nei prossimi anni assisteremo alle evoluzioni di questa idrozappa, che probabilmente avrà la capacità di ridurre il quantitativo ettaro e di lavorare su due filari contemporaneamente.