La storia del John Deere 9570RT che vi andiamo a raccontare è una sarta di bilancio dopo 6 anni di attività che hanno contraddistinto un cambio tecnico all'interno di un0azienda francese che ha deciso di passare da alla gommatura del trattore ai cingoli.

JOHN DEERE 9570RT

In questo Primo Utilizzo dedicato al un John Deere 9570RT che potremmo classificare come "Story", ci siamo spinti fino nell’Ovest della Francia, più precisamente nel dipartimento numero 86, chiamato Vienne; in una grossa S.r.l. agricola.

L’azienda SARL BROQUERAULT si estende su circa 2000 ha di terreno, una superficie considerevole se rapportata alle più grosse realtà italiane, ma non esageratamente estesa se paragonata all’interno del contesto nazionale Francese o con Paesi come Germania o diversi stati dell’Europa dell’Est.

La visita presso l’azienda a pochi chilometri da Poitiers, capoluogo del dipartimento, ha permesso di scoprire, oltre che macchinari non presenti in Italia, di apprendere un sistema di gestione aziendale che ha delle diversità rispetto ai metodi utilizzati in Italia.

 

I grandi appezzamenti, che possono arrivare ad essere anche di 100 o più ettari, permettono l’utilizzo di attrezzature di ampie larghezze di lavoro, per le quali però, sono necessarie potenze elevate da distribuire a terra con un adeguato peso.

JOHN DEERE 9570RT
JOHN DEERE 9570RT

Bruno Broquerault, titolare dell’omonima impresa visitata, anni fa ha deciso di rimpiazzare due trattori gommati con uno solo più grande e più potente: è stato scelto un John Deere 9560RT. Questo modello, prima dell’avvento del cingolato articolato John Deere RX e della nuova serie 9RT, era il più potente trattore che il dealer americano commercializzasse.

L’acquisto, ammortizzato su tutta la superficie aziendale, ha permesso di ridurre da due a uno gli operatori per lo svolgimento di diverse operazioni, oltre che minimizzare la manutenzione.

Cingolo conservativo rispetto alla gomma

La scelta fra una cingolatura ( quella del John Deere 9570RT) e un trattore gommato articolato è andata a favore del primo per varie motivazioni. La più rilevante fra tutte è ragionata sul compattamento del terreno, che, grazie alla larga superficie di appoggio del cingolo viene ridotto notevolmente, politica adottata anche per le mietitrebbie e altre macchine pesanti, ove possibile.

JOHN DEERE 9570RT
JOHN DEERE 9570RT

La trazione è sicuramente incrementata e per scaricare a terra i quasi 600 Cv il titolare ha optato per i cingoli, che aiutano anche nelle condizioni più umide tipiche del clima invernale della zona, quando è necessario effettuare le arature in preparazione alle semine primaverili. Siamo stati in visita all’azienda nel periodo della trebbiatura del mais che, nei casi peggio, è svolta a partire da ottobre e si protrae fino al primo mese dell’anno successivo. I

n contemporanea, soprattutto con terreno ghiacciato per le basse temperature, si svolgono le arature, che a volte permettono di interrare colture di transizione, costituite normalmente da sovesci misti. Il 9560RT è stato rimpiazzato dal succesivo modello: il 9570RT.

La scelta fu John Deere

Le differenze fra i due sono molteplici, anche se non si notano a prima vista. La motorizzazione passa a un brand esterno: Cummins, che monta sui nuovi 9R di alta potenza il 6 cilindri in linea con 4 valvole per cilindro da 15 l, per una potenza, nel caso del 9570, di 570 CV in regime nominale a 2.100 g/min e 628 in potenza massima a 1.900 g/min.

L’aspirazione avviene con turbocompressore semplice a geometria variabile.  La coppia massima è di 2.631 Nm a 1.600 g/min di motore. Lo Stage Tier 4 viene rispettato grazie al sistema di riduzione catalitica Scr a base di AdBlue. La trasmissione a 18 velocità in avanti e 6 retromarce può essere gestita con innesto dei rapporti automatico, manuale o personalizzato.

In quest’ultimo caso l’operatore regola la velocità massima desiderata e il trattore cambia automaticamente le marce in base allo sforzo, adeguandosi costantemente e mantenendo il regime motore più basso possibile.

“Oggi le macchine diventano sempre più grosse e più produttive” spiega il Sig. Bruno, “e bisogna cercare di contenere e ridurre la pressione esercitata al suolo con una spesa in più costituita dai cingoli. La spesa però è giustificata con un rientro economico nel lungo periodo e una conservazione del suolo sicuramente maggiore. Oltre che il trattore di punta dell’azienda e le due macchine da raccolta, anche il carro trasportatore è dotato di cingoli in gomma.”

Vantaggi soprattutto economici

Il riscontro sui costi di esercizio macchina, grazie al John Deere 9570RT, a detta del titolare, si fa sentire, ed è anche importante valutare ulteriori vantaggi: oltre ad un confort migliore nei lavori in terreni non pianeggianti si può lavorare prima terreni umidi, senza perdere tempo prezioso che servirebbe per fare asciugare coloro che hanno trattori con pneumatici.

I cingoli del John Deere 9570RT sono due Camoplast DURABUILT 6500, con larghezza di 762 mm standard e 914 in optional. Una sospensione studiata per assorbire la maggioranza delle vibrazioni è stata realizzata di modo tale che il telaio del trattore sia completamente isolato da quello dei cingoli. Si chiama AirCushion: un’articolazione centrale permette la rotazione su un perno della barra oscillante e del bilanciere.

JOHN DEERE 9570RT

Aratura ovviamente fuorisolco

Col John Deere 9570RT l’aratura fuori solco è svolta con un semi-portato reversibile a larghezza variabile Grégoire-Bessons 13 vomeri, ad una profondità di 22-23 cm, più che sufficienti per interrare completamente tutti i residui colturali.

Stupiscono alcuni valori riscontrati durante la lavorazione: con una velocità di avanzamento di 8,5 km/h e una larghezza di lavoro complessiva di 5,8 m, il l’indice di carico motore del 9570RT segna il 55%, con un consumo orario che varia dai 53 ai 56 l/h. Uno sforzo regolare e un consumo piuttosto ridotto se si considerano i 628 Cv di potenza massima e una massa operativa di oltre 245 q.

JOHN DEERE 9570RT

Durante le manovre del John Deere 9570RT si può capire il vantaggio che ha un trattore con questo sistema di sterzo: non sono necessarie retromarce e in meno di 20 s il trattore è già in posizione per il solco successivo. Con un articolato sarebbe stato necessario fare una retromarcia oppure allungare la capezzagna.

Indubbiamente il John Deere 9570RT è una macchina che va oltre alle necessità delle grosse aziende agricole italiane, però è interessante capire come una macchina di tali dimensioni possa risultare rapida nelle manovre e soprattutto consumare come un trattore gommato da 350 Cv.
 

JOHN DEERE 9570RT
JOHN DEERE 9570RT

L'impressione dell'utilizzatore

Necessitavo di una macchina che fosse in grado di rimpiazzare due trattori gommati da 300 Cv, oltre che poter lavorare con attrezzature di larghezze importanti, fino a 12 m. Ho scelto un John Deere della serie 9RT, una macchina affidabile e che rispecchia pienamente le mie necessità: può lavorare tutto l’anno anche su terreni difficili, i due cingoli consentono la massima aderenza, importante soprattutto nei lavori di aratura invernale dove i terreni non sono perfettamente asciutti.

 

Fotogallery: JOHN DEERE 9570RT