Il primo New Holland T9.565 a sbarcare in Italia fu quello acquistato, nel 2015, dall'azienda Bassanetti nel lodigiano. Lo ricordiamo in questo PRIMO UTILIZZO "Story" di OmniTrattore in cui il New Holland T9 è tuttora colonna portante delle operazioni colturali dell'azienda.

Prodotto nello stabilimento di Fargo, nel North Dakota, ha attraversato metà pianeta per giungere fino a Brembio, in provincia di Lodi, nell’azienda di Eurosio e Sergio Bassanetti: Cascina Vignazza.

New Holland T9 Bassanetti

Ovviamente ha attirato l’attenzione di agricoltori e terzisti della zona e non, che hanno fatto visita alla macchina durante le due principali lavorazioni per le quali viene impiegata: preparazione del terreno e in trincea durante la stagione dell’insilato.

Dal campo alla  trincea

In attacco al New Holland T9.565, l’attrezzo impiegato nel primo caso è un Lemken Karat 9 con attacco a tre punti e una larghezza di lavoro di 5 m, composto da tre file di sei ancore ciascuna che lavorano a una profondità di 30 cm, seguite da una dischiera di dischi stellati e da un doppio rullo autopulente.

New Holland T9 Bassanetti
New Holland T9 Bassanetti

Per la trincea è impiegata invece una lama frontale Serenissima Macchine, pieghevole idraulicamente per passare da 3 a 4 m di larghezza. Ma andiamo con ordine: il New Holland T9.565 è motorizzato FPT Cursor 13, un motore sei cilindri con quattro valvole per cilindro e un volume di 12.900 cc, in grado di erogare una potenza nominale di 540 Cv e massima di 550 Cv, al regime motore di 2.100 g/min.

È conforme alle regole dettate dal Tier 4B esclusivamente grazie al post trattamento dei gas di scarico tramite l’High-Efficiency Selective Catalytic Reduction (HI-eSCR). La soluzione di AdBlue agisce in maniera ancora più spinta rispetto al normale Scr. Il serbatoio carburante ha una capacità di 1162 l, mentre quello per l'AdBlue può contenere 159 l.

New Holland T9 Bassanetti

La trasmissione è full-powershift Ultra Command 16+2, velocità minima di 2,4 km/h e massima di 40 km/h su strada. L'impianto idraulico è a circuito chiuso load sensing (CCLS) con una pompa standard da 159 l/min maggiorabile in optional a 216, i distributori a doppio effetto sono 8.

Il sollevatore posteriore ha una capacità di 9.071 kg. Il peso a vuoto (senza pieno carburante e AdBlue e operatore) è di 19.205 kg, ripartito al 50% fra assale anteriore e posteriore. Monta pneumatici Trelleborg TM900 High Power 900/60 R42. Ma veniamo al dunque:

“la vera ragione per la quale è stato acquistato è per sfruttare al massimo le capacità di questo preparatore Lemken, vogliamo difatti rimpiazzare completamente l’aratura” spiega Eurosio Bassanetti, “normalmente un trattore gommato non riesce a raggiungere elevate profondità di lavoro a velocità sostenute, e viceversa. Con la cavalleria del T9 e il suo peso sfruttiamo le grandi doti di traino per fare lavorare il Karat a 30 cm di profondità e a una velocità di crociera superiore ai 30 cm”.

Basta una sola passata

In un solo passaggio del New Holland T9.565 la forza d’esplosione creata dalle ancore permette di interrare quasi interamente tutti i residui colturali, e allo stesso tempo di decompattare il primo strato dove si istalleranno le radici della coltivazione. Una passata e quindi il terreno è pronto per la semina e questo riduce drasticamente i costi per le lavorazioni e i tempi necessari per ottenere lo stesso risultato con le operazioni di aratura.

New Holland T9 Bassanetti

Si, è vero che i consumi raggiungono valori piuttosto elevati, si tratta infatti di 98-100 l/h, però si parla di 4-5 ettari lavorati in una sola ora di tempo, a velocità di crociera variabile da 11 a 13 km/h, anche su terreni difficili e dove altri coltivatori trainati da potenze di 250-300 Cv fanno fatica ad agire in profondità e, quando ci riescono, non a elevate velocità.

Chi più spende...

Ecco perché investire su una macchina di tali dimensioni: anni di riflessione hanno portato a una scelta che comporta sforzi non indifferenti per un’azienda, ma che saranno ripagati nel tempo visti gli utilizzi della macchina. In trincea è in grado di spostare il carico di un bilico in pochi minuti, quindi ha un’efficienza veramente notevole.

New Holland T9 Bassanetti

Il peso complessivo passa abbondantemente i 200 quintali (si aggira intorno ai 215-225 quintali a seconda del livello di riempimento del serbatoio), quindi, nonostante si abbia una larga superficie di appoggio dettata dagli pneumatici di 900 mm di larghezza, la pressione esercitata sull’insilato è comunque notevole e quindi si ha un risultato finale più che buono, questo evita di impiegare un secondo trattore e operatore al fine di pestare ulteriormente il silomais, si evitano così costi aggiuntivi.

Più maneggevole di quanto possa sembrare

Gli operatori si dicono soddisfatti nell’utilizzo del T9, che, nonostante le dimensioni, quando si è abituati a manovrare, non sembra più così imponente come si direbbe. Il sedile è comodo e confortevole, il joystick multifunzionale è comodo ed intuitivo, così come il monitor touch screen IntelliView IV è di semplice utilizzo e pratico quando si devono settore i parametri della macchina o si vogliono sapere le statistiche della lavorazione.

Manca il pedale dell’acceleratore, non è sempre comodo l’utilizzo di quello manuale e sarebbe stato sicuramente meglio (per le realtà italiane) che il T9 fosse dotato di un acceleratore a pedale di serie. I cavalli e le dimensioni imponenti riducono la visibilità: è accettabile sul lato destro mentre sul lato sinistro l’ingombrante marmitta crea un angolo cieco che si nasconde dalla vista dell’operatore, quindi non è semplice vedere cosa si nasconde a lato del grande pneumatico.

New Holland T9 Bassanetti

Queste due imperfezioni, se così possono essere definite, lasciano intuire il fatto che la macchina è creata per lavorare in aziende molto grandi e in estensioni che lasciano abbondanti spazi di manovra, mentre si sa che in Italia spesso non è così.

Esclusi questi due particolari, il New Holland rispecchia le aspettative e lascia un grande margine in termini di tempo e superficie lavorata tra il suo lavoro e quello che si poteva compiere precedentemente, pertanto l’azienda si dice molto soddisfatta e cercherà sempre di sfruttarne le potenzialità al massimo.
 

L'opinione del trattorista

La mole e le dimensioni  del New Holland T9.565o fanno sembrare una macchina fuori portata per i nostri appezzamenti. In realtà lo sterzo a gomito permette di ridurre notevolmente il diametro di sterzata rispetto allo sterzo convenzionale, e questo lo fa diventare molto agile. In alcuni appezzamenti, dove è evidente la compattazione derivata dal passaggio di carri e botti, i 540 Cv vengono impiegati tutti e si arriva anche a elevate percentuali di carico motore. In trincea la macchina èin grado di girarsi all’interno dei muri senza compiere delle manovre e compie facilmente il lavoro di due trattrici, che potrebbero anche ostacolarsi all’interno del silos orizzontale nel caso fosse stretto.

 

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