Il Concept Tractors è il punto d'incontro tra il prototipo, che delinea l'evoluzione della gamma, e il trattore pre-serie che entrerà concretamente in produzione.
Nel settore dell’agromeccanica, come nell'automotive, il futuro viene creato grazie alla sperimentazione, un lavoro concettuale svolto da progettisti, designers e ingegneri, per gettare le basi dei mezzi agricoli che verranno prodotti nei prossimi anni.

Questo processo, lungo e molto complesso, ruota intorno ai trattori, e in generale dei macchinari concept, prototipi che raramente raggiungono la produzione, ma sono fondamentali per delineare la strada da percorrere, mettendo nero su bianco le innovazioni tecnologiche e stilistiche richieste dal mercato.
Ma come nasce realmente un concept tractor?
Dall'idea ai primi bozzetti
L’innovazione nel settore agromeccanico passa per il tractor design, un’opera creativa e concettuale estremamente complicata, in cui gruppi di professionisti provenienti da diverse aree sono chiamati a uno sforzo congiunto, per dare vita ai mezzi agricoli del futuro.
Per farlo vengono seguiti procedimenti specifici, che nonostante possano cambiare lievemente tra le varie aziende aeromeccaniche presentano degli step comuni, messi a punto nel corso degli anni.

Un mezzo agricolo concept nasce prima di tutto da un’idea iniziale, la quale dovrà rappresentare lo spirito e il carattere del veicolo.
Un concetto pregno di significato, quindi, da modellare in base agli obiettivi da raggiungere, al posizionamento commerciale e agli utenti a cui la macchina si rivolgerà.
la scelta dell’idea è un lavoro di squadra, nel quale ogni professionista fornisce il suo apporto, tuttavia per quanto riguarda il design vero e proprio si tratta quasi sempre di una competizione interna.
Una volta delineate le linee guida concettuali, progettuali e tecnologiche dei trattori del futuro, il reparto che si occupa del design comincia a sviluppare i vari modelli, con schizzi e bozzetti realizzati direttamente a mano, con un foglio di carta e una matita.
Dopodiché viene deciso il progetto migliore, ovvero quello che più degli altri incorpora la filosofia aziendale del nuovo veicolo, sul quale d’ora in poi ogni membro del team si metterà al lavoro, per sviluppare il mezzo agricolo concept in tutte le sue sfaccettature.

La fase progettuale è estremamente complessa, infatti i tecnici devono capire quali nuove tecnologie il trattore dovrà implementare e in che direzione si sta muovendo il mercato. Inoltre, devono trasformare tutto questo in un’opera di trattore concept, prendendo ispirazione da qualsiasi tre di stile anche al di fuori del mondo agromeccanico, spesso sconfinando nel settore automotive
Dal disegno al computer
La scelta del progetto permette di fare un notevole passo in avanti, passando dalla carta alla realizzazione grafica tramite computer, effettuata grazie a sofisticati programmi di ultima generazione, dotati di tecnologie 3D avanzate.
tratta della fase più lunga ed estenuante, perché bisogna progettare ogni singolo componente del trattore del futuro.
Per farlo i progettisti devono rispettare numerosi vincoli, imposti ad esempio dalla tecnologia legata al settore agricolo ma anche le norme di sicurezza o quelle ambientali.

E poi ci sono le innovazioni tecnologiche richieste ad esempio dai canoni di agricoltura 4.0, dalla connettività o dall’automazione, dal costo complessivo del mezzo ai processi di produzione e assemblaggio, oltre ovviamente a molti altri fattori ancora da prendere in considerazione in questa fase.
Tale processo può durare anni, richiedendo l’impiego di decine di professionisti, ognuno dei quali lavorerà su un’area o un dettaglio specifico.
Durante lo sviluppo vengono realizzati modelli computazionali, schizzi a mano e disegni a dimensioni reali, uno strumento fondamentale per rendersi realmente conto di ciò che si sta creando.
Il VR e modellazione 3D
Il progetto del trattore concept può diventare reale prima della costruzione. La progettazione prosegue infatti nella realtà virtuale, tecnologie avanzate che oggi permettono un’immersione totale dei designer, i quali possono letteralmente entrare nei modelli che stanno creando.
Si tratta di un passo in avanti notevole per il settore del design industriale, decisamente più innovativo e preciso rispetto ai disegni e alle bozze in due dimensioni. Questi strumenti, infatti, non offrono la stessa qualità tecnica dei software CAD di sviluppo 3D e dei programmi VR di realtà virtuale

Dal computer all'argilla
Una volta terminata la fase di progettazione, si può finalmente passare alla creazione del trattore del futuro. Ovviamente non viene realizzata immediatamente un trattore in metallo e plastica, ma un prototipo in argilla, una fase cruciale nello sviluppo finale del concept per il nuovo modello di auto da realizzare.
L’argilla è un materiale eccezionale per questo scopo, poiché facilmente malleabile, economico e in grado di mantenere la forma data, da adagiare su una struttura portante solitamente in legno. Dopo aver costruito il modello in argilla, esso viene interamente rivestito utilizzando dei teli speciali che simulano l’alluminio della carrozzeria e il colore del rivestimento esterno.
Allo stesso modo vengono creati anche modelli in argilla degli interni, per mostrare i dettagli della plancia, dei sedili e del cruscotto. Quando finalmente il prototipo è pronto e definitivo, inizia una lunga fase di valutazione del progetto, dei materiali, delle motorizzazioni, delle tecnologie da installare e di qualsiasi altro aspetto tecnico che avrà influenze dirette o indirette sul trattore.

Infine, viene avviata la produzione vera e propria del mezzo agricolo concept, un veicolo che verrà testato, studiato e modificato fino a raggiungere il risultato sperato. Il prototipo viene poi costruito in alcuni esemplari, per partecipare agli eventi di settore e presentare agli addetti ai lavori
Naturalmente non è detto che la produzione in serie rispecchi perfettamente il concept, poiché potrebbe subire delle modifiche in corso d’opera, adattamenti legati alle esigenze produttive o ad altri fattori.